Non è raro sentir dire, dopo un evento criminoso, che si è trattato di un raptus, come se la persona responsabile fosse in una sorta di buio totale e non fosse pienamente in sè nel momento del delitto. Non escludo, ovviamente, questa eventualità ma la ricorrenza troppo ripetuta a questa categoria mi pare un po’ esagerata… Forse, benchè a parole si sostenga di essere giunti ad un regime di libertà di grande respiro, in realtà, se ne ha una concezione molto ristretta! Una persona libera è quella che agisce con cognizione di causa ed è pronta a rispondere dei suoi atti! Appena si può, però, ecco la scappatoia del raptus per alleggerire il peso della coscienza e scusare tutto a basso costo… questo atteggiamento nulla a che fare con la misericordia! Mi piacciono questi versetti dal Libro del profeta Michea dove nulla è lasciato al caso:  «Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono, perché in mano loro è il potere». Il male che facciamo è sempre oggetto di un pensiero! Nessuno agisce facendo il male quando nella sua vita ha sempre agito cercando il bene! E se fa il male, comunque, è in grado di riconoscerlo ed accusarlo! Per questo è bene vigilare sui nostri pensieri… Buona giornata