Sono molto sorpreso per la ricchezza e per la bellezza che racchiudono le Antifone in “o”… onestamente, non avevo mai colto alcune sfumature che, invece, emergono ad una lettura più attenta. L’Antifona di oggi recita così: “O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare“. L’appellativo rivolto a Gesù oggi è “Radice di Iesse“. Chi è Iesse? Iesse è il padre di Davide. Noi sappiamo che il Messia sarebbe dovuto essere un discendente di Davide. Qui si dice che Gesù è la radice di Iesse: pertanto, si afferma che viene prima di Iesse! Gesù precede se stesso, è davvero l’Alfa! C’è una caratteristica particolare di questa radice: la radice è la parte nascosta che da solidità alla pianta. Nell’antifona si dice che la radice si innalza come segno… evidentissimo il riferimento alla croce! Gesù con il suo innalzamento sulla croce offre al mondo il punto fermo, la certezza dell’amore incondizionato di Dio! «Quando sarò innalzato, attirerò tutti a me». Non c’è alcun altro che possa sostituirsi alla sua regalità: è bene che tacciano tutti i re della terra! Acclamiamo anche noi: non tardare! Buona giornata