Le persone con cariche pubbliche di particolare rilievo, generalmente, hanno tutte un portavoce. Viene scelto chi ha una capacità di comunicazione efficace, chi ha disinvoltura nel gestire le tensioni, chi ha una conoscenza puntuale delle questioni, chi non si lascia condizionare dalle provocazioni… Sono solo alcune delle caratteristiche professionali necessarie a calcare la scena in tali vesti. Dio ha dei portavoce? Direi proprio di sì: i profeti – lo dice la parola stessa – sono chiamati a parlare a nome di Dio! Ma se andiamo a vedere le loro caratteristiche non sono per nulla assimilabili a quelle descritte… I profeti sono persone impacciate, per lo più gente semplice, poco abili nel parlare, piuttosto irascibili: tutto il contrario dell’efficacia! Interessante questa cosa, no? Gesù non ha agito diversamente: gli apostoli non erano certo degli intellettuali! Perchè tutto questo? Perchè per il Signore il portavoce non è un affabulatore ma un testimone! Uno che sperimenta su di sè l’azione salvifica e, di conseguenza, la testimonia! Dice molto bene san Paolo: «Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio». Se qualcosa di buono esce da un portavoce di Dio, certamente è opera della Grazia! È proprio così… Buona giornata