Confesso che ho avuto una infanzia davvero felice! Quando guardo come vivono i bambini di oggi mi viene l’orticaria: pressoché sempre rinchiusi in casa… vigilati a vista o dai nonni, o dalla tata, o dalla maestra, o dall’educatore, o dall’allenatore… mai uno spazio di libera gestione, di autonomia, di margine creativo! Io vivevo all’aria aperta, in bici sulle strade del paese, alla ricerca di amici per due calci al pallone, senza orari prefissati, senza adulti alle costole… tanti litigi, tante botte tra amici, ma sempre concluse con una pacca sulle spalle… Mamma e papà ci davano dei criteri e, semplicemente, si riservavano di fare le loro considerazioni in caso di infrazione. Fin da piccolo sentivo il carico della responsabilità: le regole c’erano ma c’era pure la situazione specifica dentro la quale calarle! Per questo motivi i legalismi non mi sono mai piaciuti: la legge non è mai “il bene” ma è semplicemente la via “al bene” che, ovviamente, è sempre oltre! Ed è proprio quello che spiega oggi Gesù ai farisei che lo incalzano: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Il Sabato è importante ma la Parola di Dio di più! Diamo troppe regole e pochi ideali… pensiamoci! Buona giornata