«Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna». È un paradosso non indifferente: amare seriamente la propria vita non coincide con il proteggerla ma con il perderla! In un mondo come il nostro dove tutti gli sforzi vanno nella direzione della custodia del benessere personale queste parole risultano ancor più incomprensibili! Da cristiani è giusto che ci interroghiamo: che cosa ne stiamo facendo della nostra vita? Se facciamo riferimento a ciò che ha inaugurato la nostra condizione filiale, il Battesimo, abbiamo modo di riconoscere che la nostra fede inizia proprio con la morte del nostro IO e con l’accoglienza della vita nuova dello Spirito. Significa che noi siamo già morti e che la vita che viviamo è quella di Gesù! Se nelle scelte che noi poniamo in atto cerchiamo ancora il nostro IO siamo condannati a morire perchè senza Cristo in noi non c’è vita eterna! E che cosa significa concretamente morire? Significa vivere alla maniera di Gesù: ponendo come priorità il dono di sè nella consapevolezza che noi siamo custoditi dal Padre! Non c’è niente che facciamo per amore che non entri nella memoria di Dio! Gesù ce lo certifica… Buona giornata