È sempre più ricorrente trovare programmi televisivi nei quali si parla di fede e, più in specie, di cristianesimo. È interessante che ad occuparsene sono prevalentemente storici e filosofi che manifestatamente si dichiarano non credenti. Credo davvero che il fatto di non avere fede li inquieti così tanto da aver bisogno di compensare attraverso le parole e le discussioni più disparate… Il fatto è che fintanto non arriveranno a toccare il nocciolo della questione che è appunto l’identità personale di Dio rimarranno sempre invischiati nelle  dimensioni periferiche che sono quelle estetiche e letterarie… Il Vangelo di oggi ci ricorda una ingiunzione severissima di Gesù agli indemoniati: «non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano». Parlare di Gesù senza conoscerlo nella sua identità più profonda è come nasconderlo! In effetti, riducendo Gesù ad un maestro o un sapiente del tempo non è coglierlo nella sua grandezza… Non nascondo che quando sento parlare di Gesù nei termini dei suddetti dibattiti televisivi provo una sorta di fastidio: ne parlano così bene e con argomentazioni suadenti da apparire persino esaustivi… eppure nel loro argomentare tacciono sulla dimensione più eversiva e strabiliante che riguarda la sua divinità! Gente semplice potrebbe dire molto di più e molto meglio… ma a loro non sarà mai data parola… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Anna Maria che ora contempla il volto santo di Dio