Mosè accompagna il popolo d’Israele per quarant’anni, con tutte le fatiche che ben conosciamo. A ridosso del compimento del cammino si sente dire da Dio: «Questa è la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe. Te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!». Impressionate! Suona ai nostri orecchi come una grave ingiustizia nei confronti di questo grande uomo che ha dato la vita per il bene del suo popolo… eppure, è bene che leggiamo con più attenzione questo evento perchè, sicuramente, c’è molto di più di quello che di primo acchito ci appare! A me sembra di capire che, in realtà, Dio non fa mancare proprio nulla a Mosè! Quello che era il suo compito l’ha svolto con cura e con fedeltà: e al Signore è bastato! Questa era la sua missione, punto! Siamo noi che crediamo di dover chiudere sempre il cerchio di tutte le nostre iniziative quasi che gli obiettivi da realizzare fossero i nostri… ma non è così! È bene che impariamo a registrare le nostre incompiutezze non come fallimenti ma come la nostra vera identità! Il nostro compito è sempre penultimo rispetto alle più complete prospettive di Dio! Riduciamo un po’ di più i nostri protagonismi… Buona giornata