Israele ha affrontato diverse vicissitudini: dalla schiavitù alla libertà, dall’abbondanza alla povertà estrema, dal fasto alla deportazione… tutto ha vissuto come storia d’amore tra il popolo e il suo Dio! I  periodi di floridezza coincidevano con la comunione profonda tra Dio e il suo popolo e i periodi di debacle con le esperienze più amare di tradimento… Nella dinamica di una storia d’amore c’erano, quindi, momenti di indifferenza e momenti di amore intenso! Di certo, mai Israele il suo Dio si sono lasciati definitivamente… Un sentimento sanciva sempre la riconciliazione: la gratitudine! Israele non ha mai smesso di ricordare le grandi cose che Dio aveva fatto per lei… «Temi il Signore, tuo Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto». Quando viene a mancare la gratitudine tutti i legami si sgretolano… Perché? Perché ognuno si sente artefice di tutto e crede di non dover niente a nessuno! Individui solitari, senza origine e senza principio… In realtà, nessuno può dirsi slegato da tutti in assoluto… una mamma ed un papà tutti ce li hanno! …l’ingratitudine è capace di negare persino l’evidenza… Buona giornata