Il rimprovero del Signore Gesù non è per nulla tenero: «chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare». Molto probabilmente, gli scribi e i farisei avranno avvertito quest’accusa del Signore Gesù come profondamente ingiusta. Bisogna riconoscere che il desiderio di scribi e farisei è di aiutare, fin quasi a costringere, la gente a entrare nel regno dei cieli attraverso una vita devota e scrupolosamente osservante. Ciò che a un certo punto non solo impedisce che questo si possa concretizzare, ma persino rischia di sortire l’effetto contrario, è l’incapacità da parte di scribi e farisei di accettare che ci possano essere porte diverse e tempi diversi dai propri per accedere a una vera comunione con Dio. Allora si comincia a cedere alla terribile tentazione del cercare il “cavillo” spirituale in base alla quale: «percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geenna due volte più di voi». Certo ognuno di noi è chiamato a vivere e a indicare agli altri il cammino della Salvezza e ad essere di esempio, ma consapevoli della libertà di ognuno e soprattutto dello Spirito che può suggerire cammini nuovi e imprevedibili a noi… Lasciamo spazio “all’azione fantasiosa” dello Spirito!… buona giornata, don Michele