È fuori dubbio che il male peggiore della società contemporanea è l’individualismo! Se la Chiesa ha un compito urgente oggi, riguarda proprio questo punto: proporre l’ideale evangelico della comunione, dell’unità! È una sfida primariamente ecclesiale, interna… la Chiesa è malata di individualismo! Le nostre comunità sono divise per la smania di singoli ad emergere, a imporre il proprio punto di vista, a cercare una propria visibilità! Le critiche non nascono mai da un desiderio di comunione: dire male di qualcuno o di qualcosa non serve a nulla! La comunione la si alimenta solo con proposte, con strade nuove da aprire, con propositività entusiastica… Gesù richiama i suoi discepoli a custodire la comunione come il segno distintivo di chi cammina nello Spirito: il cristiano è per statuto un uomo di comunione, per la comunione! Un battezzato deve far di tutto per unire… così come deve far di tutto per togliere ogni ostacolo che favorisce la divisione! Interessante quanto dice san Paolo nella sua lettera agli Efesini: «comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace». La chiamata è a conservare l’unità! Aiutiamoci! Buona giornata