Quale uomo, quando sta bene, pensa che un giorno starà male? Quale uomo, nel pieno delle forze, medita sull’evento della morte? Difficilissimo: se un uomo lo fa è per brevissimo tempo e con superficialità… altrimenti si lascia irretire dalla paura e dal terrore! È interessante l’incontro che Gesù risorto fa con Pietro al lago di Tiberiade: dopo averlo fatto ragionare sul suo rinnegamento e avergli manifestato il suo amore oltre il rinnegamento gli rivolge queste parole «”Quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi”. E, detto questo, aggiunse: “Seguimi”». Gesù non ha mezzi termini: annuncia a Pietro il martirio! Non ci sono giri di parole: la sequela prevede il medesimo destino del Maestro! Ma non è questa la questione su cui giocare la vita: ciò che è richiesta è semplicemente la sequela! Come cambia la vita se impariamo a non stare a immaginare la vita secondo le nostre paure… se mettiamo in conto inevitabili  fatiche e sofferenze ma ci decidiamo semplicemente di giocarci per il vangelo, giorno per giorno! Che cosa importa pensare come sarà il nostro futuro: occupiamoci del presente! Un giorno anche la sofferenza e la morte saranno il nostro presente! Se avremo imparato a viverlo con serietà nulla ci farà vacillare! Buona giornata