Quando i bambini mi confessano di disobbedire al papà e alla mamma, provocatoriamente chiedo sempre: “Ma da ora in poi non disobbedirai più, vero?”. Mi guardano con occhi straniti e non sanno mai che cosa rispondere: se dicono di sì, sanno di mentire… se dicono no, riconoscono che la confessione non è valida… quindi? Rompo io l’imbarazzo e spiego loro che disobbediranno ancora tante volte, purtroppo! E qualsiasi promessa di cambiamento radicale finirà con un tradimento plateale… che cosa fare? Niente di particolare: dico loro ” Se disobbedisci, il giorno dopo, proprio perchè pentito, fai qualcosa di bello e di buono senza che i tuoi genitori te lo richiedano…semplicemente per sperimentare che è bello fare cose buone e vedere i tuoi genitori contenti della tua capacità di fare il bene”. Serve a poco chiedere scusa o portare un fiore per addolcire la pillola… occorrono atti di conversione! Ecco: il profeta Miche spiega questa cosa a Israele: «Con che cosa mi presenterò al Signore? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio». Credo riusciamo tutti a capire quanto sia vero… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Caudio improvvisamente chiamato al passo oltre la vita