Ieri guardavo un programma in televisione dove un antropologo parlava dell’ostilità al “riso” nelle religioni. L’approccio, ovviamente, era sostanzialmente analitico rispetto a delle raccolte dati rilevate presso diversi popoli in diverse culture. Quando è stato affrontato il tema nel cristianesimo sono trasalito: gli stereotipi erano di una banalità e di una superficialità estreme! Nella descrizione che l’antropologo faceva non ritrovavo affatto i lineamenti del mio credere! In effetti, come già molte volte ho ribadito, il cristianesimo non è una religione e, in quanto tale, non può essere, nella maniera più netta, standardizzato alla stregua delle religioni in genere! Una dimostrazione stentorea è descritta da questo versetto del vangelo di Matteo: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Gesù, nel suo annuncio, mina alle base l’idea che le norme cultuali siano il fondamento della vita credente! Gesù propone una fede fatta essenzialmente di un rapporto con Dio. L’impianto legalistico e normativo viene relativizzato… Non c’è alcun cliché religioso che, se rispettato, garantisce un rapporto autentico con il Signore! Gesù ai discepoli fa violare più volte il sabato: non per pura opposizione alle pratiche ma per questioni di priorità! Gesù ha insegnato l’autenticità! Buona giornata