Il cuore. Scrigno intimo di ogni uomo. Lì tutto confluisce: le gioie e i dolori, le speranze e le delusioni, le sicurezze e le paure. Non si tratta di qualcosa di cui sempre abbiamo coscienza: alcune cose accadono e il cuore le registra a nostra insaputa… solo il tempo è in grado di farle emergere. Di certo, l’unico che conosce fino in fondo il nostro cuore è Dio: Lui sa chi siamo, per questo è in grado di comprenderci e di perdonarci veramente. Noi non ci conosciamo così intimamente: a volte crediamo – illusi – di saper dare spiegazione a tutto quello che proviamo… a volte ci affidiamo a degli esperti affinchè ci aiutino a districarci dentro gli snodi delle nostre fatiche… Ma alla fine, tutto ci sfugge! Riusciamo a mettere in atto un po’ l’autocontrollo ma la pace è un’altra cosa! Ieri abbiamo contemplato il cuore di Gesù: Lui si è lasciato trafiggere affinchè noi potessimo vedere ciò che conteneva… “Sangue ed acqua”, la vita filiale… l’amore del Padre! Oggi la liturgia ci invita a contemplare il cuore di Maria. Questo ci aiuta a capire san Luca: «Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore». Un cuore paziente, un cuore che attende l’opera di Dio… Abbiamo da imparare… Buona giornata