Un personaggio Erode! Non è facile inquadrarlo esattamente: da una parte è eccentrico e dall’altra meditabondo, da una parte curioso e dall’altra superficiale… lunatico, direi. C’è una frase che mi ha colpito leggendo la pagina di Vangelo che da resoconto del martirio di Giovanni Battista: «Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri». Sappiamo tutti bene che per assecondare la richiesta della figlia da ordine di tagliare la testa al Precursore… eppure, Marco ricorda che Erode era colpito dalle parole del Battista, si lasciava inquietare, in qualche maniera! Diciamo che questo aspetto mi pare molto corrispondente all’uomo contemporaneo medio: rispetto alla fede è oggettivamente lontano anni luce, tuttavia, quando capita di ragionare si lascia interrogare… subisce il fascino della bellezza divina… poi, però, non sa fare il salto della fede; non sa mettersi alla sequela… piuttosto, tronca la testa – nel senso non pensa o non da retta – per non lasciarsi coinvolgere! Non è vero che l’uomo non ha più il senso di Dio: ce l’ha, ma non ha il coraggio di prendere delle decisioni al riguardo… proprio come Erode che capiva il bello del Battista ma non aveva il coraggio di scegliere non opportunisticamente… pensiamoci! Buona giornata