Chi non conosce la parabola del ricco che ogni giorno banchetta lautamente e dal cui tavolo cadono le briciole che diventano il cibo di cui si sazia il povero Lazzaro. Il ricco non si accorge nemmeno della presenza di Lazzaro: è talmente intento a mangiare che non si accorge di ciò che gli capita attorno. Non è un cattivo, è semplicemente un indifferente: apposto lui, apposto il mondo. La parabola intende svegliare la coscienza di chi si accontenta di star bene da solo e solo per questa vita: esiste un giudizio! Il mondo di Dio ha criteri totalmente diversi rispetto a quelli che il mondo propone: occorre tenerne conto! Non è una minaccia ma una esortazione a prendere sul serio l’importanze delle nostre scelte qui perchè hanno inevitabilmente una ricaduta sulla vita eterna. Soprattutto, il gioco della libertà ha il tempo misurato della storia, dopo di che si entra nel mondo di Dio e le leggi sono le sue: se non abbiamo imparato la legge della condivisione non sarà possibile compensare alle proprie mancanze! Chi è ricco qui può aiutare il povero, chi è povero qui può aiutare il ricco di là: i poveri sono l’investimento più sicuro per la vita eterna! buona giornata