Venerdì santo. Giorno di lutto o di festa? È contro quanto siamo stati abituati a pensare… ma il venerdì santo è giorno di festa! Gesù sulla croce vince la morte! La contemplazione della croce ci deve portare alla riconoscenza più grande per l’amore di Dio. Sulla croce non guardiamo a un morto ma un vivo! Il Crocifisso è risorto! Dentro l’umanità di Gesù il Figlio di Dio è entrato nella morte che teneva schiavo Adamo e l’ha riportato alla vita! Nella morte in Croce contempliamo l’attività salvatrice di Dio! C’è da avere occhi che sanno guardare oltre, come quelli del Centurione… e allora si supera l’apparenza è si contempla il divino che si manifesta solennemente! La metafora con la quale Gesù aveva spiegato questo mistero ai suoi discepoli è quanto mai preziosa: il seme nella terra! Sembra marcire… sparire nel nulla… invece ecco sprigionarsi una potenza inattesa e innovativa: la morte si tramuta in vita! L’adorazione della Croce, pertanto, assume i toni dell’attesa! Quel Gesù in Croce non è fermo e impotente: sta ergendosi vincitore dalla polvere! Come la primavera dopo l’inverno! Per noi cristiani la croce non è un segno di morte ma di vita: così non c’è più morte che ci piega… siamo già oltre! Come non gioire! Buona giornata