Quando ascoltiamo il Vangelo nella liturgia della Parola è Gesù vivo che ci parla. Parla a noi direttamente. Non si tratta di un messaggio rivolto alla sua generazione e di cui noi facciamo semplice memoria… Per questo è necessario che ci lasciamo intercettare sul serio da quanto ascoltiamo. Oggi, il Vangelo del giorno, esordisce così: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Sì, siamo una generazione malvagia! Riconoscere il nostro cuore malato è la precondizione per una conversione. È consuetudine che la stragrande maggioranza di persone che accosto mi dica di essere nel giusto, di fare il bene, di essere meglio di tanti altri… Rarissimo trovare qualcuno che riconosce il proprio male… e se un male c’è è sempre colpa di un altro che lo provoca… Quante volte Gesù ha rimproverato i giusti e apprezzato i peccatori! Eppure, tutti si fa la gara per vantare qualcosa di meglio degli altri… Cosa si può fare per cambiare la situazione? Credo proprio niente! L’unico segno è quello di Giona, ossia quello di un annuncio ai quattro venti della necessità di cambiare la vita: qualcuno ci starà e qualcuno no… è il gioco della libertà! Buona giornata