Ogni Stato, di tanto in tento, fa il censimento della popolazione: si chiama indagine ISTAT. Con i dati raccolti si fanno le statistiche più svariate: quanti figli per coppia, l’età media, quanti matrimoni, quante convivenze… In base ai dati, poi, si stilano programmi per far fronte ai problemi rilevati. Possiamo riconoscere che indagini di questo genere hanno scopi nobili da apprezzare e promuovere. Allora: perché il re Davide a seguito di un censimento per contare il numero degli abitanti del suo regno si vede punito severamente da Dio e costretto a una preghiera così accorata: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza». La questione è molto fine: Davide ha voluto fare il conteggio degli uomini per valutare la forza e la potenza dell’esercito su cui contare per affrontare eventuali guerre… il ragionamento sotteso supponeva una irrilevanza della forza proveniente da Dio! Davide, in sostanza, manifestava più fiducia nell’esercito degli uomini che nella protezione di Dio! Come biasimare Davide…? Non siamo forse anche noi così? Quante volte censiamo le nostre forze, le nostre energie, le nostre ricchezze per affrontare le sfide della vita e poniamo la Grazia di Dio solo come extrema ratio? Attenzione… Buona giornata