«I farisei gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato”». C’è in tutti i tempi della storia e in tutte le latitudini del mondo qualcuno che si erge garante della volontà di Dio e delle regole ineccepibili… C’era al tempo di Gesù, c’è al nostro tempo… “Questo si può fare, questo no! Questo si può dire, questo no! Questo si può toccare, questo no!”: tutta una serie di comandi e precetti freddissimi, senza sapore, senza orizzonte… Imparassimo tutti a parlare della bellezza del bene, delle cose positive, delle scelte promettenti… I precetti servono ma solo in seconda battuta, solo quando uno ha capito il senso che sta sotto al precetto stesso! Ho l’impressione, a volte, che chi pontifica sui precetti non possiede una conoscenza adeguata per spiegarne la ragione… così rimane il comando e non il senso: inevitabilmente, prima o poi, tutti fanno i loro calcoli, e abbandonare la strada della salvezza diventa la scorciatoia più facile! Gesù ha detto ai suoi discepoli che non è venuto ad abolire la Legge ed i Profeti, ma a dar loro compimento: significa che non è contro le regole ma le sente a partire dalla loro ragione! Pensiamoci! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Giuseppe che oggi presentiamo al Signore nel compimento della sua vita terrena