«Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione». Sono le parole che Osea mette sulla bocca di Dio nel parlare del suo amato popolo, Israele. Osea è il profeta che più parla di Dio con il linguaggio dell’amore: Dio è un innamorato perso di Israele, sposa infedele… Israele è pure il suo bambino verso il quale il suo cuore si commuove… Dio è un papà che vorrebbe essere determinato nel condurre Israele al vero bene ma alla fine si fa prendere dalla tenerezza! È un Dio debole, poco avvezzo al calcolo, apparentemente arrendevole… d’altra parte, Israele, per Lui, non è semplicemente una massa da gestire ma un vero e proprio figlio! A volte, ci viene da dire che nell’agire per amore si sbaglia… ma al cuore non si comanda! Il cuore è la sede delle gioie più grandi ma anche dei dolori più lancinanti: se ami, prima o poi, dovrai fare i conti con l’egoismo dell’amato! Il cuore di Gesù è il cuore che ama fino a morire… fino alla fine cerca di trarre a sè il traditore ma non ci riesce! E quell’amore incorrisposto è il cuore trafitto! È un fallimento? Agli occhi degli uomini forse sì… ma questo è Dio! Buona giornata