Gesù guarisce la suocera di Pietro e molti altri malati e la sua fama si diffonde in tutto il circondario. Vengono dai paesi vicini a presentare le proprie ansie e le proprie pene. Ormai c’è una folla che si mette sulle sue tracce. Che cosa fa Gesù? Si ritira a pregare! Molto interessante questa scelta: quali sono i commenti che avrà fatto la gente? “Con tutti i problemi e le persone bisognose da soccorrere, questo si ritira a perdere tempo nella preghiera!”. Se ci pensate, è quello che si dice rispetto ai monaci e alle monache di clausura: “invece di stare rinchiusi dentro quattro mura, si mettessero a disposizione dei bisogni del mondo!”… Ma a Gesù non tocca minimamente tutto questo chiacchiericcio: Lui sa bene da dove viene la forza, dove portare gli uomini per risolvere in radice la loro precarietà! Non contento, ai discepoli che lo cercano per sollecitarlo a soccorrere le folle bisognose, Gesù risponde: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo, infatti, sono venuto!». probabilmente gli apostoli avevano fiutato il successo: la fama di Gesù sarebbe diventata anche la loro! Ebbene, Gesù li sconvolge radicalmente: laddove c’è troppo consenso la tentazione è quella di cercare la propria soddisfazione personale… occorre andare altrove, assumere la logica del servizio: la missione non consiste nel mettersi apposto ma nel fare la volontà del Padre! Come spesso papa Francesco ci ricorda, il nostro compito non è realizzare obiettivi ma avviare processi, secondo la logica che “il tempo è superiore allo spazio”. Questo vangelo va chiaramente in questa direzione: Gesù guarisce la suocera di Pietro e questa si mette a servire… Gesù guarisce dei malati e questi parlano di lui… la Buona notizia di Gesù arriva a persone che si mettono a cercarlo… tutto si mette in movimento… Buona domenica