Guardando al mondo mi sembra di capire che sia necessaria da parte dei cristiani una testimonianza sempre più radicale del vangelo, della sua novità stravolgente! Tutti i discorsi moralistici devono essere cestinati: hanno fatto il loro tempo! Non c’è bisogno del Vangelo per insegnare il galateo e la buona educazione… c’è da dire, tra l’altro, che in questo il mondo laico riesce anche meglio di noi! C’è una parte di cristiani che ritiene che la testimonianza del suo “essere altro” della Chiesa debba essere espresso con un ritorno alle tradizioni tridentine… mi sembra evidente che la prospettiva è di respiro molto corto! Si tratta, al contrario, di un incalzamento della realtà nell’ordine della radicalità cristiana dove, effettivamente, c’è una novità da annunciare. Il Vangelo di oggi ne è un esempio lapalissiano: «io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra». Qui si vede un pensiero oggettivamente alternativo a quello dettato dal nostro istinto immediato! Ditemi voi come si possa non opporsi al malvagio se non per una esperienza radicale dell’amore e del perdono? Da queste cose è possibile testimoniare una bellezza che va oltre il semplice moralismo ridondante. Buona giornata