LA FEDE SUSCITA DOMANDE

Il Vangelo di Marco è da sempre il Vangelo dei catecumeni. Perchè? Perchè accompagna il lettore ad entrare pian piano nel mistero di Cristo. E come fa? Sostanzialmente, racconta fatti e parole e poi formula domande. Significa che il compito di chi cammina nella fede non è darsi delle risposte ma porsi delle domande! Gesù non è una verità che si impone ma che si propone sollecitando la libertà. E la libertà dell’uomo è la scelta del bello-buono. Il problema è che scegliere, dopo la colpa di Adamo, è diventato molto difficile… tutto sembra bello e buono! Tutto attrae e seduce! Ecco, allora, che le domande di Marco permettono di compiere un corretto discernimento: Gesù attrae! Bene: ma «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?». La bellezza di Gesù trascende la banalità: spinge oltre! Il catecumeno è bene che impari a non trarre conclusioni affrettate su Gesù per non trasformarlo in un idolo… Gesù non è la soluzione ai problemi è il senso della realtà! Occorre andar sempre più a fondo nella conoscenza della sua persona… perchè lì c’è Dio! Vale anche per noi… Buona giornata

L’OFFERTA DI SÈ

Festa della presentazione di Gesù al Tempio. Dentro l’offerta che Maria e Giuseppe fanno di Gesù c’è la sua offerta personale. Offrire è uno dei tratti specifici di chi vive nella logica dell’amore. Il contrario di offrire è prendere, la logica propria di Adamo, corrotto dal peccato. È bello che la Chiesa, in questa festa, ci faccia pregare guardando alla vita consacrata: i religiosi sono nella Chiesa la punta di diamante della vita concepita come totale offerta di sè. I voti di castità, povertà e obbedienza non sono altro che l’evidenza di una vita messa totalmente a servizio della volontà del Padre e non della propria. Mi piace pensare che i religiosi sono coloro che, come dice il profeta Malachia, il Messaggero di Dio «affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia». La vita religiosa è resa totale a Dio, è abbandono della propria volontà, affinchè il loro Dio realizzi il suo progetto. Abbiamo bisogno di uomini e donne che mostrino l’opera di Dio: è giusto pregare per questi nostri fratelli e sorelle perchè la loro santità diventi modello della nostra! Preghiamo in particolare per le nostre suore Ladiz, Giustina e Daniela: il Signore  usi dell’offerta della loro vita per la conversione di tutta la comunità al suo amore! Buona giornata

LA SORPRENDENTE INUTILITÀ

La Lettera agli Ebrei rilegge la storia dell’Antico Testamento e fa notare come uomini «lapidati, torturati, tagliati in due, uccisi di spada, coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati… pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso». Fa pensare la testimonianza di fede di tanti uomini e donne che ci hanno preceduto: quanti sacrifici, quanti eroismi, quanto coraggio… spesso a fronte di un disinteresse e una indifferenza generalizzata… Non possiamo pensare che un tempo, essere credenti, fosse più semplice di oggi: le ostilità hanno sempre connotato la professione di fede! La cosa che, però, sciocca maggiormente è che, nonostante tutti gli sforzi affrontati non hanno ottenuto la realizzazione delle promesse… nasce spontanea una domanda: ma vale la pena spendere la vita in nome di Dio? L’autore della Lettera agli Ebrei ci aiuta a capire: è giusto che non siano gli sforzi dell’uomo ad ottenere la salvezza! Avremmo in giro una marea di esaltati e di falsi messia… La salvezza viene da Dio! A noi il compito di fare la nostra parte offrendo gratuitamente la nostra vita… Sarà Gesù a riempire la nostra mancanza con una misura pigiata, scossa e traboccante! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Candida che si è addormentata nella pace del Signore