TERRA E CIELO COMPLEMENTARI

La verità è semplice. La menzogna è complicata. La verità è più difficile da raggiungere perchè è una sola. La menzogna è molteplice e quindi ha molte più possibilità di essere conosciuta. La vita si complica quando la menzogna si insinua e va a complicare tutto… non possiamo nasconderci come nella nostra società contemporanea tutto sia terribilmente complesso: è paradossalmente più facile essere legali nel trasgredire che nel rispettare le leggi! Tutto questo discorso per dire che anche Dio è semplice e fa le cose semplici… per questo non è compreso dagli uomini che, al contrario, per sentirsi divini, complicano le cose asserendo chissà quale misteriosa complessità! La dinamica feconda dell’incontro tra divino e umano è rappresentata in maniera plastica anche dalla natura… splendidi questi versetti del profeta Isaia: «Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia». È la pioggia che rende feconda l’arida terra... ma senza la terra anche la pioggia non produce niente… è grazie alla rugiada dello Spirito santo che Maria diventa la Madre di Dio… senza Maria anche lo Spirito non avrebbe potuto incarnare il Figlio! Iniziando la novena disponiamo la nostra terra ad accogliere il Dono che scende dal cielo… Buona giornata

PICCOLI MA CONTENTI

Io ho fatto a tempo a vedere la grandezza e la gloria del cristianesimo. Quando ero piccolo, tutti gli eventi religiosi, le feste e le processioni, avevano un seguito plebiscitario! Il popolo era un tutt’uno con la fede professata. A me piaceva da morire, mi esaltavano i canti, le vesti, gli addobbi… in paese tutto si fermava quando la Chiesa celebrava qualche ricorrenza particolare. Oggi non è più così… chi celebra è un piccolo e sparuto gruppo di persone, una esigua minoranza. Spesso accade che pure questa minoranza non è nemmeno così convinta di ciò che celebra e di come celebra: sono tane le lamentele e le mormorazioni su chi c’è e su chi non c’è… poca la gioia e l’entusiasmo di fare festa! È un purtroppo questo fatto? Molti, certamente, diranno di sì… la nostalgia dei tempi gloriosi si infiamma velocemente! Eppure, c’è da vedere anche in questi cambiamenti la mano provvidenziale di Dio: nulla sfugge alla sua volontà. Anche al popolo d’Israele Dio fece attraversare un periodo di minorità… solo un piccolo resto è rimasto fedele al suo servizio: «Tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Guardiamo ai potenziali che abbiamo… smettiamo di piangerci addosso. Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che accompagniamo alla pienezza della vita

ACCOGLIERE GESÙ

Siamo nel tempo dove cerchiamo di verificare con più attenzione la nostra capacità di accogliere Gesù. Non possiamo essere così superficiali da pensare che il tempo di avvento sia una mera preparazione alla festa del Natale… Accogliere Gesù è una pratica che richiede la diponibilità di tutti i giorni e di tutta la vita! Accogliere ha a che fare con gli avvenimenti quotidiani dove Gesù ci si fa vicino e ci chiede un vero e proprio slancio del cuore: accogliere Gesù non è affare della mente ma del cuore! Gesù non è una questione da analizzare, un tema di sviscerare, un argomento da trattare… Gesù è una persona da amare! L’unica via percorribile per entrare nel mistero di Gesù è l’amore, il desiderio, la prossimità! Non va assolutamente bene l’approccio critico e preconcetto descritto dal Vangelo di oggi: «gli anziani del popolo e dissero: “Con quale autorità fai queste cose?”». A questa domanda Gesù si sottrae alla risposta! Chi intende far quadrare Gesù dentro categorie filosofico-teologiche prestabilite non può che impattare con un mistero invalicabile! Poniamoci in ascolto di Gesù, amiamolo, seguiamolo, non ci nasconderà ad oltranza il suo cuore! Ai discepoli diceva più cose che alle folle… l’amicizia ha un peso anche con Gesù! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Giorgio che ha terminato la sua corsa e torna al Padre

UN IO DA DECRESCERE

«Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni». È un uomo che prepara la via a Cristo, non un angelo! Dio entra nel mondo nella misura in cui gli uomini gli
aprono la porta. Non per forza tutti gli uomini. Qui si parla di un uomo… Dio non sfonda niente e nessuno: è alla porta e bussa! Se uno gli apre, Lui entra, si siede e Mangia insieme! Noi aspettiamo sempre l’unanimità! Vorremmo che le condizioni dell’incontro con il Signore fossero ottimali! In realtà, l’entrata di Dio è sempre molto discreta, rispettosa, personale… Non possiamo continuamente recriminare su un mondo indifferente e freddo alla visita di Dio! Chiediamoci piuttosto: “io sto preparando la via al Signore?”. Se il Signore troverà in noi ospitalità, attraverso di noi raggiungerà uno stuolo di persone! «Io sono voce… io battezzo con acqua». Giovanni Battista è consapevole di essere un semplice strumento. Sa benissimo che i suoi atti di testimonianza sono poveri. Ha il chiaro convincimento che è Gesù l’artefice della salvezza! È Gesù la Parola! È Gesù il Signore! Il nostro compito non è quello di una presenza olistica, pervasiva, totalizzante… al contrario, il nostro compito è piuttosto quello del progressivo ritiro. «Io non sono…». Ecco l’atteggiamento chiave di chi ha compreso la propria identità e la propria missione: sgonfiare il proprio ego è una delle condizioni più performanti per accogliere l’opera di Dio! Tutti i discepoli, tutti i santi, hanno liberato il loro “io” del “sé” per lasciare carta bianca all’azione personale di Dio! «Rendete diritta la via del Signore». La prima via da raddrizzare è quella del nostro cuore! Non pensiamo a chissà quale altra iniziativa! Occupiamoci del nostro “io” sempre troppo incidente… diminuiamo!