LA CONSISTENZA DELLA VITA

Sono molto dispiaciuto per non aver potuto pubblicare il pensiero in questi due giorno… un problema sulla linea non me lo ha permesso. San Paolo esorta a «tenerci lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata». Dice un noto proverbio: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. La scelta delle persone che frequentiamo definisce ciò che ci piace, ciò che ci interessa. Noi diventiamo le relazioni che abbiamo. Non è difficile riconoscere come la scarsa frequentazione della Parola che oggi registriamo stia formando una generazione di gente frivola. La frequentazione di persone ricche spiritualmente aiuta a mantenere alta l’asticella della qualità della vita. Non si tratta di essere più bravi ma di dare uno spessore diverso alla vita. La spiritualità permette di fissare lo sguardo su Dio, ossia l’essenziale: in questa maniera tutto ciò che è inconsistente viene ricondotto alla sua giusta collocazione. A me piace stare con tutti, mi incuriosisce confrontarmi con modi diversi, i più disparati: ma mi appare evidente quando davanti ho persone di spessore o persone frivole… ripeto: non cattive ma semplicemente superficiali! E le persone che frequentano persone superficiali, alla fine, arrivano a idolatrare ciò che è superficiale… perdendo la vita nell’inutilità! Aiutiamoci a rimanere legati al Signore! Buona giornata

LA CONOSCENZA DI CRISTO CI DEFINISCE

La pagina di vangelo che ascoltiamo oggi è una di quelle che non possiamo permettere di bypassare con nonchalance: la domanda «Ma voi chi dite che io sia?» ci interpella personalmente e ci obbliga ad una risposta. Attenzione: a Gesù non interessa che diamo una risposta formalmente corretta ma che sia quella che ci viene dal cuore! La gente dice che Gesù è come Giovanni Battista, come Elia o uno dei profeti… Essere uno “come un altro” significa essere indifferenti! Significa non incidere minimamente… In realtà, Gesù è venuto proprio per ribaltarci la vita! Proprio dalla risposta che Pietro da ne scaturisce un nome nuovo: non più Simone ma Pietro! L’incontro con Gesù apre la porta al Regno di Dio: non si è più fagocitati dagli inferi ma si è calamitati dal cielo! Pietro, in Cristo, diventa figlio di Dio! Questa è la chiave che Gesù gli riconosce e gli affida: il compito di Pietro sarà quello di sciogliere le persone da ciò che li tiene schiavi del male e di legarle a Dio in un vincolo indissolubile d’amore! Pietro è il primo mattone posto sulla roccia che è Cristo affinchè ogni altro mattone a lui sovrapposto in maniera ordinata edifichi la Chiesa… pietre vive! Buona domenica

LASCIAR REGNARE DIO

Quante volte, lungo l’anno liturgico, la Chiesa ci invita a fissare lo sguardo su Maria, la madre di Gesù! Si contempla la sua nascita, la sua immacolata concezione, la sua presentazione, la sua purificazione, la sua vocazione, la sua maternità, il suo dolore, la sua assunzione… ed oggi la sua coronazione come regina. Se guardiamo bene, ci accorgiamo che il suo percorso è il prototipo di quello di ogni battezzato! La Chiesa non fa altro che invitarci a guardare a Maria per specchiarci in Lei, primogenita di molti fratelli… Sì, come Maria, anche noi siamo incoronati! La regalità è uno dei “munus”, insieme al sacerdozio e alla profezia, che il battesimo ci conferisce! Chi ha il dono dello Spirito vive nella storia “regnando”: chi è libero ha il potere di comandare su se stesso! Sappiamo bene come la nostra debolezza ci porti spesso ad agire come schiavi del peccato… ma la grazia della fede ci da modo di riconoscere il male e di chiamarlo per nome, invocando la forza e la potenza liberatrice della misericordia di Dio! Maria è regina perchè ha saputo esercitare la sua libertà accogliendo fiduciosa l’opera di Dio, senza forzare mai la mano… non ha permesso che gli eventi la condizionassero! Lasciando regnare il Signore nella sua vita, regnava con Lui… Buona giornata

SINOLO DIO-UOMO

Sappiamo bene come gli scribi e i farisei avevano moltiplicato le leggi e le norme da osservare per essere giusti davanti a Dio… al punto che manco più si sapeva distinguere ciò che era primario da ciò che era secondario… Alla fine, i comandamenti che il Signore aveva dato per semplificare la vita e togliere gli uomini dal pantano del disordine si erano talmente appesantiti da non avere più cognizione sul come discernere il bene dal male… Ebbene, la domanda che lo scriba pone a Gesù è fondamentale per determinare ciò che secondo Dio è essenziale per una vita santa: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». C’è una esigenza assoluta di tornare all’essenziale! Gesù non ha dubbi: amare Dio e amare il prossimo. Punto! Niente di più e niente di meno. Una cosa è fondamentale: non disgiungere i due poli dell’amore! Non è possibile amare Dio senza amare l’uomo e non è possibile amare l’uomo senza amare Dio… Se riusciamo ad essere attenti nell’analisi della condizione di fede contemporanea non faremo fatica a riconoscere che la grande eresia in atto riguarda proprio la scissione netta tra Dio e l’uomo! E come si configura? Nell’idolatria: da una parte dell’uomo e dall’altra parte della religione! Occorre tornare alla parola originaria di Gesù… Buona giornata

RISPONDERE ALLA CHIAMATA

C’è qualcuno che può ritenersi più degno della salvezza di altri? Assolutamente no, lo sappiamo… eppure, non è difficile avere nel cuore la persuasione di non essere poi così male da non meritare il paradiso di diritto… La pensavano così gli scribi e i farisei nel tempo di Gesù e la pensiamo così anche noi oggi… Fuori dubbio che l’invito della salvezza è aperto ad ogni uomo! Altrettanto fuori dubbio è che se l’invito viene formulato è necessaria una risposta e una disponibilità ad entrare nella festa dei salvati! Ciò vuol dire che la salvezza richiede che noi vi aderiamo e vi corrispondiamo! Non basta ricevere l’invito degli sposi per prendere parte alla loro festa, è necessario che vi andiamo! Gesù accusa i farisei di essere stati invitati alla salvezza e di aver declinato l’invito… Pertanto, la decisione è stata di rivolgersi a persone apparentemente disinteressate alla salvezza: «andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze». Devo ammettere che accade spessissimo così: trovo gente vicina che rimane indifferente agli inviti alla gioia del Vangelo… mentre trovo persone lontane dalla fede che si aprono gioiose alla novità della Parola di Gesù! Non basta essere praticanti per essere dentro la gioia della salvezza… c’è di più! buona giornata