Sappiamo bene come gli scribi e i farisei avevano moltiplicato le leggi e le norme da osservare per essere giusti davanti a Dio… al punto che manco più si sapeva distinguere ciò che era primario da ciò che era secondario… Alla fine, i comandamenti che il Signore aveva dato per semplificare la vita e togliere gli uomini dal pantano del disordine si erano talmente appesantiti da non avere più cognizione sul come discernere il bene dal male… Ebbene, la domanda che lo scriba pone a Gesù è fondamentale per determinare ciò che secondo Dio è essenziale per una vita santa: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». C’è una esigenza assoluta di tornare all’essenziale! Gesù non ha dubbi: amare Dio e amare il prossimo. Punto! Niente di più e niente di meno. Una cosa è fondamentale: non disgiungere i due poli dell’amore! Non è possibile amare Dio senza amare l’uomo e non è possibile amare l’uomo senza amare Dio… Se riusciamo ad essere attenti nell’analisi della condizione di fede contemporanea non faremo fatica a riconoscere che la grande eresia in atto riguarda proprio la scissione netta tra Dio e l’uomo! E come si configura? Nell’idolatria: da una parte dell’uomo e dall’altra parte della religione! Occorre tornare alla parola originaria di Gesù… Buona giornata