IDENTIKIT DEL CREDENTE

Forse ci è capitato di chiederci: che differenza c’è tra chi crede e chi non crede? È solo una scelta? Secondo il Vangelo basta dire di credere in Dio per essere ritenuti credenti? Direi di no, a partire da queste parole che ascoltiamo oggi nella liturgia: «Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno». Ci sono delle caratteristiche ben definite: anzitutto, la capacità di riconoscere il male e di scacciarlo! Non eliminarlo, purtroppo… Un credente sarà sempre dentro la dura lotta contro il maligno che lo tenta! Secondariamente, ha un linguaggio nuovo: il suo parlare è sì sì e no no! Non usa le parole per gettare fumo negli occhi di chi lo ascolta! Poi, sa affrontare la morte: la vita non è una fuga dalla sua fine ma è un incedere verso il Padre che sta oltre il velo… Infine, le cattiverie e le ingiustizie subite non saranno in grado di distoglierlo dalla sua missione di dare la vita. Su questi quattro punti, ognuno di noi è bene che faccia una seria verifica della propria fede. Buona giornata

SEMPRE LIETI

Provate ad immaginare di essere catturati, imprigionati, torturati ingiustamente… Grazie a qualcuno, miracolosamente, venite liberati. Voi conoscete molto bene i responsabili del sequestro… Qual è il primo pensiero che vi viene in mente appena liberati? Come minimo andreste a denunciare o comunque cerchereste la maniera di fare giustizia e vendicare l’atto infame compiuto nei vostri confronti! Direi assolutamente tutto giustificato… Però. Se guardiamo l’atteggiamento dei discepoli, proprio a fronte di un caso del genere, ecco cosa scopriamo: «Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù». Chi ha incontrato Cristo non conosce minimamente il desiderio di rivalsa… Tutto mette in conto e lo offre come testimonianza alla verità! Per il discepolo non c’è esperienza che non rientri dentro un piano salvifico preciso, non c’è situazione che possa incrinare minimamente la sua serenità: «Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio». Ne deriva una lezione sacrosanta per noi, sempre così alla ricerca di condizioni ottimali per esprimere la fede… Anche questo tempo disagevole, non corrispondente al nostro cliché ordinario, non è giusto sia ritenuto una parentesi da oltrepassare! Dovremmo poter dire grazie a Dio anche di questa prova… se abbiamo reso testimonianza di Lui… Buona giornata

RITORNARE A INTERROGARE DIO

Ormai da tempo guardo i telegiornali solo per curiosità, tanto per sapere le questioni delle quali il mondo si interessa e di cui dibatte… mi accorgo che ci sono sempre meno cose che mi interessano e mi emozionano. L’impressione è che le riflessioni siano sempre le stesse, ripetute da tutti nelle diverse salse delle testate giornalistiche  ma di una “scontatezza” quasi incredibile. D’altra parte, è quello che l’uomo può dire con i mezzi ritenuti laicamente ineccepibili della scienza e della tecnica: si possono raccontare tutti i dati, le inchieste, le ricerche, ma nulla è possibile dire sul senso, sul valore, del vivere e del morire! Questi argomenti sfuggono all’uomo fatto solo di terra…. «chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza». O ci apriamo a Colui che solo conosce la nostra origine e il nostro destino perchè viene da Dio o rimarremo inevitabilmente infangati dentro le nostre banalità e le nostre chiacchiere! Quando capiremo che non sono la malattia e la morte i problemi da risolvere? La domanda seria riguarda piuttosto: come e perchè si può soffrire e morire? Buona giornata

SALVATI E NON CONDANNATI

«Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Questo versetto di Giovanni presuppone un’idea ben precisa: il fatto che l’uomo consideri Dio un padrone permaloso e violento, desideroso di mettere fine alla disobbedienza dell’uomo a tutti i costi! Probabilmente questa è l’immagine di Dio proiettata dalla coscienza dell’uomo che ha percezione della propria cattiveria e della propria malizia… Bene: Gesù viene a ribaltare totalmente questa immagine annunciando una volontà strenua di Dio affinchè ogni uomo sia salvato! Da che cosa abbiamo bisogno di essere salvati? Beh, io credo che ognuno di noi può guardarsi dentro e trovare ambiti e condizioni bisognosi di una visita della Grazia di Dio… ci sarà chi chiede di essere salvato dalla fame, chi dalla guerra, chi dalla malattia, chi dalla tristezza… Può Dio intervenire in queste situazioni e rimettere tutto apposto? Dio può tutto ma non agirà mai contro la nostra autonomia e libertà! L’evangelista dice molto bene che la salvezza non è dai mali che mettono a repentaglio la vita biologica…  La salvezza è dalla morte! Ed è una salvezza che avviene per mezzo di Cristo! In Cristo non c’è alcuna cosa che possa nuocere alla nostra Vita… che temere? Buona giornata

LA VITA NUOVA

Quante volte mi sono sentito dire che noi preti quando predichiamo dobbiamo dire delle cose concrete, altrimenti non serve a nulla… dire le cose di Gesù va bene ma, poi, c’è la vita, con i suoi problemi e la sua complessità: occorre dire come comportarsi, come agire, come fare le cose per bene. La gente, si dice, ha bisogno di avere delle regole, degli stili da attuare: bisogna fornire esempi, dare dritte ben precise su ciò che si deve fare e ciò che non si deve fareSono sempre stato rigorosamente contrario a questo tipo di pensiero! Le azioni, i modi di essere, non possono essere frutto di un esercizio di volontà ma devono scaturire da un cuore risanato, liberato dall’amore di Dio! Se non si è bagnati e inzuppati dallo Spirito santo nella vita di Gesù non si ha modo di agire secondo Dio! L’uomo non ha accesso in alcuna maniera alla vita divina se non a partire da Gesù: «In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza». Qui sta tutto il dramma di un mondo assetato di bene ma incapace di farlo: nel rifiuto di Colui che, solo, ce lo può donare! Buona giornata