DIO SEMPRE ALL’OPERA

La Chiesa oggi celebra la santità di Cirillo e Metodio, straordinari evangelizzatori del mondo slavo e patroni d’Europa, insieme a San Benedetto. Il mondo celebra san Valentino… ma è solo un pretesto commerciale, lo sappiamo bene. Celebrare i santi, per la Chiesa, significa riconoscere come Gesù sia vivo e operante nella storia. Cirillo e Metodio hanno mostrato come Gesù non abbia smesso di cercare l’uomo lontano da Dio… San Valentino ha mostrato come l’amore o parla il linguaggio della fedeltà e della totalità o non è da Dio… Da cristiani dobbiamo essere capaci di leggere la storia riconoscendo come Dio abbia toccato e tocchi ancora il cuore degli uomini aprendoli alla bellezza e alla gioia della vita! Piuttosto che avere l’ambizione della santità – fine e celata tentazione – occorre riconoscere come Dio santifichi gli uomini. Interessante in questo senso l’esortazione rivolta da Gesù ai suoi discepoli nell’inviarli: «Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio». Gesù non chiede di fare cose particolari se non di stare tra le persone – soprattutto quelle ammalate – e annunciare come Dio le salvi! Solo l’amore smisurato di Dio cambia il mondo! Buona giornata

 

p.s. Preghiamo per Armida che è tornata serenamente al Padre nel quale ha creduto e sperato

È POSSIBILE ESSERE STANCHI

Se mi piace questo Gesù così umano: «Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse». Tutta la gente che gli fa ressa attorno gli ha tolto il fiatonon ne può più, ha bisogno di un po’ di solitudine! Quell’idea che noi abbiamo dell’essere sempre performanti in tutto, sempre al top, sempre spumeggianti, non è un criterio insegnato da Gesù: si può essere – udite udite – stanchi e vuoti! Non è peccato! Che fatica facciamo a sopportarci quando siamo sottotono, malinconici, pessimisti… ci sono anche questi momenti e va bene viverli così, senza il patema di trasformarli per forza in qualcosa d’altro! Mi piace pensare un’altra cosa, azzardando un poco un’interpretazione, forse poco aderente al testo: Gesù si nasconde e vuole essere cercato! Non vuole che ci siano quelli che danno suggerimenti dove cercarlo… L’essere cercato da parte di Gesù esprime il desiderio di chi vuole essere amato… ci si mette a cercare solo chi si ama! Se c’è qualcuno che lo indica potrebbe essere che uno lo segue per semplice emulazione… o per bisogno… o per dovere… o per cortesia… L’ideale è che ognuno cerchi Gesù con tutte le sue forze! Perché lo desidera! Perché sa che senza di Lui non può far niente… Buona giornata

MIA COLPA

L’eremitismo nacque dal desiderio di alcune persone che non ne potevano più della corruzione del mondo e scelsero di andare a vivere nel deserto per rimanere fuori dal gorgo del male e così fuggire ogni tipo di tentazione. Ma la prima cosa che gli eremiti sperimentarono era che, seppure isolati, erano continuamente tentati da ogni male… scopersero che il primo nemico non era il male esterno ma quello interno! Il primo ostacolo al bene, per l’uomo, è il suo cuore! Gesù lo aveva insegnato chiaramente ai suoi discepoli: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza». Tutte le volte che accampiamo scuse rispetto al male che compiamo, incolpando il mondo corrotto, la società sbandata, le tentazioni ostentate, internet pervasivo… bene: sono tutte storie! Sono tutti tentativi per non assumerci prontamente le nostre responsabilità! Ogni volta che qualcuno ci fa notare un nostro comportamento peccaminoso, corrotto, immorale, togliamoci totalmente dalla testa il tentativo di difenderci o di trovare delle attenuanti! Impariamo a ripeterci quello che recitiamo ogni domenica all’Atto penitenziale: “Confesso di aver peccato per MIA colpa! MIA colpa! MIA grandissima colpa!”… solo così può iniziare un cammino di redenzione! Buona giornata

IDOLATRIA

Sono sempre più convinto che l’alternativa non è tra credente e ateo ma tra credente e idolatra. L’ateo, sostanzialmente, non esiste! Non c’è uomo o donna che non credano in qualcosa (giustizia, benessere, uguaglianza) o qualcuno (genitori, figli, scienziati). Il confine tra credente  e idolatra è molto fine: è facilissimo credere di credere ed essere, invece, dei perfetti idolatri! Per questo Dio ha posto come primo comandamento questa parola: “Non ti farai alcuna immagine di Me“. La consuetudine più ricorrente nei credenti è quella di attribuire a Dio una identità predefinita, definendo troppo presuntuosamente i suoi contorni! Salomone, costruendo il Tempio, aveva detto chiaramente questa cosa: «Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!». La convinzione era la non riducibilità di Dio al Tempio… Nel tempo, i sommi sacerdoti e gli scribi arrivarono ad una esaltazione tale del tempio fino ad identificarlo tout court con Dio! La centralità del Tempio diventò talmente stringente da dimenticare totalmente il legame di Dio con la storia del popolo… Gesù contesterà apertamente questa deriva! Ricordiamocelo: da credenti siamo sempre terribilmente sotto lo scacco dell’idolatria! Occorre vigilare attentamente! Buona giornata

DIO NELL’OMBRA OSCURA

Dov’è Dio?“, era una delle prime domande del Catechismo di Pio X. Rispondeva: “In cielo, in terra e in ogni luogo. Egli è l’immenso”. Queste idee sono quelle che tutti portiamo nel nostro immaginario. Si tratta di una considerazione piuttosto filosofica di Dio che rischia di rendere Dio evanescente, astratto, inconsistente. Se leggiamo la Scrittura troviamo, al contrario, un Dio molto presente, concreto, in cammino con il suo popolo! Non si contano le immagini con le quali Israele ha descritto la vicinanza di Dio fino a sentirlo schierato con loro nel bel mezzo delle battaglie… Se, poi, consideriamo i Vangeli, Gesù, il volto umano di Dio, è proprio uno di noi, è l’Emmanuele! Nel Vangelo di oggi si racconta come la gente portasse gli ammalati nelle piazze delle città per incontrare personalmente il Signore ed essere guariti… bastava che toccassero “il lembo del mantello“… Tornando all’Antico Testamento, leggiamo oggi il racconto di quando Salomone porta l’Arca dell’Alleanza nel Santo dei santi e dice: «Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura». Interessante questa immagine: Dio cammina con l’uomo, sta al suo fianco, ma nella più grande discrezione! Nella nube oscura entra solo chi ha confidenza con Dio… e nell’oscurità si riconosce il volto buono di Dio! Spettacolare! Buona giornata