MANDATI

Consiglio sempre ai genitori dei bambini di leggere loro il libro di Giona: è un racconto suggestivo, parafrasi della storia di ogni uomo. Giona ha una vocazione, è chiamato ad una missione: la sua vita può realizzarsi solo nella misura in cui obbedisce a Dio… eppure, decide testardamente di fare l’esatto contrario! Invece di andare a Ninive, va nella direzione opposta, a Tarsis. Dio lo vuole testimone di misericordia presso gli abitanti di  Ninive, ma lui non ha la minima fiducia nella loro conversione… non ha capito che l’opera sarà di Dio! Ha ancora troppa fiducia in se stesso… Sulla barca che va a Tarsis, Giona incappa in una forte tempesta: si rende conto che Dio non è molto del parere! Dio offre mille occasioni per ritornare sui propri passi… ogni evento, anche quelli che appaiono contro di noi, hanno sempre lo scopo di riportarci alla verità! Non sono mai contro di noi! Mai per la morte… Giona viene buttato in mare, sembra la fine per lui ma Dio ha già pensato alla sua salvezza: un pesce lo inghiotte e ne garantisce la custodia! È una splendida metafora della risurrezione… la morte non ha potere sul Colui che da la vita! Buona giornata

L’IMMENSO DONO DELLA FEDE

«Gli apostoli dissero al Signore: “Accresci in noi la fede!”».
È la supplica accorata di chi accosta un mistero ma ancora non riesce ad afferrarlo. È una richiesta sulla falsa riga di «Maestro, insegnaci a pregare!» . Dire preghiere è una cosa, pregare è un’altra. Così come praticare una religione è una cosa e credere è un’altra! È il desiderio di entrare nell’intimo di Dio e lì dimorarvi… La fede non è una facoltà meramente umana! Non è un semplice esercizio di volontà! È il dono che scaturisce da una relazione! Quando due hanno una intimità così grande da donarsi totalmente l’uno all’altro! San Paolo direbbe «Cristo in me» ! E grazie a questo: «tutto posso in Colui che mi da forza»!
Si comprende in questa maniera l’iperbole di Gesù: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Se uno ha la fede possiede le stesse capacità di Dio, vede ogni cosa alla maniera di Dio, tutto gli è possibile proprio perché «nulla è impossibile a Dio» … Guardare il mondo con gli occhi di Dio permette di uscire da una visione individualistica: non si pensa più riferendosi al proprio tornaconto, al proprio interesse! La fede permette uno sguardo comunionale dove ogni cosa trova un senso nel grande progetto di salvezza di Dio! Di fronte alle più disparate provocazioni della vita, la fede non garantisce né imperturbabilità né indifferenza ma abbandono fiducioso: si soffre, si piange, si interroga… ma partecipando della stessa comunione che c’è tra Padre e Figlio, non c’è angoscia o morte che abbiano il sopravvento! Buona domenica

LA BEATITUDINE DELLA FEDE

Ogni mattina e ogni sera mi rendo conto della grazia che ricevuto nel dono della fede: è un modo di vedere la vita oggettivamente entusiasmante, rasserenante, lungimirante! Non ho ambizioni e pretese: ciò che conta è amare e donare la vita! Non mi aspetto nulla… eppure sono pieno di doni! Mi ritrovo perfettamente con la beatitudine proclamata da Gesù: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete». L’unico desiderio che coltivo nel cuore è che ogni uomo possa incontrare la fede e iniziare a leggere la vita secondo la logica di Gesù: sarebbe il regalo più grande fatto all’umanità! I poteri che hanno paura di Gesù e fanno di tutto per estrometterlo dalla vita sociale hanno solo paura di lasciarsi provocare dalla sua autenticità! Chiunque incontri Cristo non rimane indifferente e inizia una vera e propria rivoluzione! Lo status quo vuole tutt’altro che il fermento che scaturisce dalla fede… Devo ammettere che i peggiori nemici della fede, spesso e volentieri, siamo proprio noi credenti attivi: abbiamo esageratamente strutturato la fede a partire dalla ritualità e così siamo diventati asfittici, petulanti, senza visione… Occorre spalancare gli occhi e contemplare il mondo dall’alto: tutta un’altra storia! Proviamoci con le energie che abbiamo ancora… Buona giornata

SAN FRANCESCO: UN SANTO DA CONOSCERE

San Francesco: un santo tutto da riscoprire! Nonostante sia il santo più famoso nel mondo, credo meriti una considerazione molto diversa da quella che gli è tributata! San Francesco è molto altro rispetto a quella caricatura spensierata ed ecologica con cui è stato dipinto dal pensiero politicamente corretto… San Francesco, uomo del mondo, immerso nella bolgia del potere e della ricchezza, si è lasciato afferrare da Gesù e ha abbandonato tutto per farsi suo discepolo! Proprio come ci ricorda oggi san Paolo: «il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo». San Francesco ha “ucciso” il mondo, l’ha totalmente sradicato dal suo cuore e, per questo, ha conosciuto la croce nell’abbandono e nel rifiuto del padre e degli amici… Tutto il discorso ecologico nasce da una ecologia ben più profonda: si tratta del superamento da ogni logica di ogni dominio e possesso a favore del servizio e dell’amore! San Francesco prima di amare gli uccelli, il lupo, le piante… amava i poveri! Liberando dalla schiavitù del male gli uomini aveva compreso la necessità di liberare anche la creazione… da ogni istinto i sopraffazione, di interesse, di tornaconto… Non mi sembra che l’ecologia viaggi su questi binari! Urge serio esame di coscienza! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera riconoscente a Dio per il dono di Suor Elvira che n questi anni ci ha donato la sua vita con generosità e discrezione: il Signore la accompagni e la sostenga nella nuova missione a Poggibonsi!