«Gli apostoli dissero al Signore: “Accresci in noi la fede!”».
È la supplica accorata di chi accosta un mistero ma ancora non riesce ad afferrarlo. È una richiesta sulla falsa riga di «Maestro, insegnaci a pregare!» . Dire preghiere è una cosa, pregare è un’altra. Così come praticare una religione è una cosa e credere è un’altra! È il desiderio di entrare nell’intimo di Dio e lì dimorarvi… La fede non è una facoltà meramente umana! Non è un semplice esercizio di volontà! È il dono che scaturisce da una relazione! Quando due hanno una intimità così grande da donarsi totalmente l’uno all’altro! San Paolo direbbe «Cristo in me» ! E grazie a questo: «tutto posso in Colui che mi da forza»!
Si comprende in questa maniera l’iperbole di Gesù: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». Se uno ha la fede possiede le stesse capacità di Dio, vede ogni cosa alla maniera di Dio, tutto gli è possibile proprio perché «nulla è impossibile a Dio» … Guardare il mondo con gli occhi di Dio permette di uscire da una visione individualistica: non si pensa più riferendosi al proprio tornaconto, al proprio interesse! La fede permette uno sguardo comunionale dove ogni cosa trova un senso nel grande progetto di salvezza di Dio! Di fronte alle più disparate provocazioni della vita, la fede non garantisce né imperturbabilità né indifferenza ma abbandono fiducioso: si soffre, si piange, si interroga… ma partecipando della stessa comunione che c’è tra Padre e Figlio, non c’è angoscia o morte che abbiano il sopravvento! Buona domenica