CRITERI DI SCELTA

Leggo le notizie riguardanti i due alpinisti, Nardo e Ballard, che sono morti sulle nevi del Parabat in Pakistan. Mi rattrista vedere uomini che perdono la vita nel tentativo di compiere imprese palesemente estreme… Nardo aveva pure un figlio di otto mesi… quel bambino non conoscerà il padre perché, per una propria ambizione, voleva compiere un’impresa da prima pagina. Nardo ha scritto: “Mi piacerebbe essere ricordato come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile, che però non si è arreso”… È questo quello che un uomo deve prefiggersi? È questo che avrebbero voluto il figlio e la moglie? Mio papà e mia mamma non avranno mai una prima pagina ma la loro presenza si è stampata nella prima pagina del mio cuore! Credo sia giusto che ci ricordiamo che ognuno di noi ha una responsabilità nei confronti degli altri! I propri desideri o le proprie aspirazioni non possono essere autoreferenziali! Il Vangelo di oggi ci da un criterio di giudizio: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Non la propria gloria al primo posto, ma quella degli altri è il fine vero dell’esistenza! Fermo restando che non ho nulla contro Nardo e, anzi, prego per lui e i suoi cari… solo ci tenevo a ridefinire le priorità nelle scelte di vita… Buona giornata

ILTEMPO DEL FIDANZAMENTO

Non c’è Pasqua senza deserto: così è stato per il popolo d’Israele e così è stato per Gesù. La parola “pasqua” significa passaggio: c’è un cammino da percorrere, necessariamente, per entrare nella “terra” di Dio. E c’è sempre qualcuno che ostacola questo passaggio: per Israele è stato il faraone, per Gesù il diavolo. La tentazione si manifesta come un essere trattenuti dal partire, dal mettersi in cammino, dall’intraprendere una strada nuova indicata da Dio. La Quaresima è la proposta liturgica per raggiungere la Pasqua: è un tempo prezioso, un tempo di grazia, dove si intensifica l’invito a non impigrirsi dentro una vita mediocre ma a prendere sul serio l’invito alla conversione. È bene che si comprenda che la conversione non deve essere concepita in maniera moralistica, nel senso di diventare più buoni e più bravi… la conversione consiste nell’accogliere l’azione salvifica di Dio nei nostri confronti! Tant’è che la Pasqua non sarà mai un nostro risultato, una nostra conquista ma la sorprendente azione salvifica di Dio: per Israele la liberazione dalla schiavitù d’Egitto e per Gesù la sconfitta della morte! Sia Israele che Gesù hanno “semplicemente” accettato di lasciarsi guidare totalmente dalla Parola di Dio! È così che nella Quaresima la proposta più importante riguarda la disponibilità ad ascoltare con più docilità e con più distensione la Parola di Dio… Senza ascolto non c’è storia d’amore! Un tempo, per dire che due persone si erano fidanzate, si diceva “si parlano”… Ecco: il tempo della Quaresima deve essere il tempo del fidanzamento, del parlarsi a cuore a cuore, per giungere al matrimonio, all’alleanza eterna con Gesù, nel momento in cui, sulla croce, ci dona il suo Corpo, così da diventare una carne sola!  Buona quaresima

IL PECCATO: UNA MALATTIA DA GUARIRE

Gesù frequenta i peccatori, va a mangiare a casa loro, non ha paura del giudizio della gente… I Farisei sono scioccati dal comportamento di Gesù: se fosse davvero il Messia, di certo, saprebbe riconoscere la loro distanza dalla Legge… Il fatto è che Gesù sa molto bene che coloro con i quali banchetta sono lontani dalle logiche evangeliche! Ma proprio per questo va da loro… Per Gesù il peccato non è un’ostacolo alla sua amicizia ma, al contrario, un’opportunità! Attraverso il peccato – che è una ferita aperta – può arrivare al cuore e curare la malattia che tiene schiavi! Sì, per Gesù il peccato non è una trasgressione di una norma ma la condizione di precarietà che connota l’umanità. Per questo si rende necessario un cammino di cura  e di guarigione! Dal peccato non se ne esce una volta per tutte e, soprattutto, non se ne esce con i propri mezzi: Gesù lancia il salvagente perché chi desidera salvarsi ne abbia la possibilità! La decisione di Matteo il pubblicano di mettersi dietro a Gesù è stato frutto di una scelta di aderire totalmente al Vangelo! Gesù offre la cura ma l’uomo ha il compito di metterci il proprio impegno… Stiamo guardare! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Enzo che dopo aver tanto sofferto varca la soglia del paradiso

DIGIUNARE PER AMORE

Ogni anno, all’inizio della Quaresima, si ripropone il quesito “Digiuno sì, digiuno no”… È fuori dubbio che il digiuno non è la questione più rilevante della conversione! Gesù non lo ha posto come fondamento del suo annuncio… nel vangelo non esistono pratiche necessarie all’ottenimento della salvezza! Gesù mostra chiaramente che si può digiunare come non digiunare: l’importante è il cuore! Il digiuno deve essere legato ad una relazione: «quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno». Quando si sente il dolore di un’assenza anche il cibo perde valore… si vive nell’attesa dell’amato! Si toglie tutto ciò che è superfluo e ci si dedica all’essenziale… Se digiuniamo solo per fare un atto di volontà e mostrare a noi stessi che siamo bravi e religiosi non serve a nulla! È la pars construens che conta! Togliamo per fare spazio a che cosa? Che cosa ci interessa più del cibo? Gesù ha digiunato per quaranta giorni del deserto perché al di sopra di tutto aveva messo la ricerca della volontà del Padre… era talmente occupato a discernere la volontà di Dio che non pensava neppure più al cibo! Con questo non bisogna digiunare? Direi di no… Dobbiamo però dare ragione al nostro digiuno e convertire davvero il cuore… innamorandoci ancor più di Gesù! Buona giornata

EDUCARE LA VITA

«Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita». È così che si rivolge Dio a Israele nel momento in cui sta per entrare nella terra promessa. Se ci pensate, sono le stesse parole che Dio rivolge ad Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden: la libertà è il criterio dell’amore! Dio ci mette su un piatto d’argento l’offerta di una vita piena, tuttavia ci lascia la possibilità di optare per la morte… Scegliamo noi se vivere o morire! Abbiamo questa terribile possibilità: mettere a repentaglio la nostra stessa esistenza! Ed è sotto i nostri occhi… basta guardarsi attorno: la scelta di fare a meno di Dio – la secolarizzazione – non sta dando frutti così buoni! La Quaresima è un tempo di grazia dove abbiamo la possibilità di riprendere in mano la nostra vita e scegliere la vita! Come? Decidendo con determinazione di ascoltare la Parola di Dio e di seguire strenuamente Gesù sulla via della croce!  «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». “Rinnegare se stessi” non significa annientarsi ma convertirsi! Riconoscendo che solo una educazione attenta della nostra libertà ci porta ad una vita piena! Buona giornata