IL NATALE DEL DISCEPOLO

La gioia disincantata del Natale oggi si celebra nel dramma di una vita vissuta alla maniera del Figlio! La gioia cristiana non è a basso costo… non è il piacere effimero di un momento emozionante… è piuttosto una condizione che si consolida di sacrificio in sacrificio! Se speriamo che la fede ci faccia andare bene le cose, che ci spiani la vita, che ci eviti le fatiche, che ci liberi dalle malattie, siamo nella stoltezza più spaventosa! La fede permette di riconoscere un senso in tutto ciò che accade e a non indietreggiare nella decisione radicale di amare fino alla fine! Santo Stefano è un vero discepolo di Cristo perché persevera fino alla fine nel suo amare e nel suo perdonare! La testimonianza cristiana esce nei momenti più complicati: è lì che non possiamo avere la risposta pronta preparata in anticipo… solo lo Spirito ce la potrà donare! Saremo totalmente nelle sue mani, lasciando a Lui la conduzione della nostra vita! Il martiro non va cercato – questo è fondamentalismo! -… il martirio va affrontato come tutte le altre cose che accadono, alla stessa maniera… facendo solo quello che si deve fare! Questo è il Natale che celebriamo: una vita nuova, finalmente tutta orientata al dono di sé! Buon Natale ancora, allora!

AL PASSO CON L’UOMO

Nono giorno di Novena! Ebbene sì: il giorno del Natale è il compimento dell’attesa! Nell’attesa viene il Salvatore! Noi sappiamo che ci vogliono nove mesi per fare un bambino: i medici, attraverso indagini sempre più precise, riescono a stabilire quasi il giorno esatto della nascita… ma i bambini, alla fine, nascono quando pare a loro! Alcuni bambini nascono prima, altri dopo, altri con delle difficoltà: l’attesa di un figlio ha un termine certo ma la sua irruzione è e rimane una sorpresa! La nascita è un dono… Ci dice Isaia che il bambino «porta con sé un dono»: Gesù porta il dono della vita divina, della filiazione! Gesù ci regala la sua stessa condizione di figlio di Dio! Assume la nostra carne e la trasfigura nella sua immagine! Non sappiamo quando avverrà questo Natale per ogni uomo… ma siamo certo che avverrà! Prima o dopo, con naturalezza o con difficoltà… avverrà! Per questo a Natale sebbene il “compleanno” sia quello di Gesù non facciamo i regali a Lui ma alle persone che ci stanno attorno: è riconoscere la loro dignità, la loro grandezza, la loro importanza! E come Gesù fa il regalo della filiazione ai più derelitti della storia, anche noi facciamo altrettanto! Impariamo a riconoscere dignità ad ogni uomo… Buona Natale!

AL PASSO CON GESÙ

Ottavo giorno di novena. Gesù di cui ci hanno parlato i patriarchi e i profeti prende un volto, si fa conoscere! Il progetto del Padre giunge a compimento. È Lui il grande regista della storia: lo è stato fino a Cristo e lo è oggi, dopo Cristo: tutto è finalizzato alla comunione con Lui! Gesù è la via preferenziale per giungere al Padre: per questo per noi è festa grande! Non brancoliamo più nelle tenebre ma sappiamo come fare per non perdere mai la strada del ritorno! Gesù è il sole che sorge dall’alto che viene a illuminare chi giace nell’ombra di morte… che viene a scaldare coloro che hanno il cuore raffreddato dall’indifferenza… Quanto tempo si perde per stare al sole e abbronzarsi ed essere, secondo il cliché della moda di oggi, più belli! Imparassimo a stare un po’ di più davanti al Sole che brilla della luce stessa di Dio… quanto cambieremmo! Preferiamo una tintarella effimera alla vita eterna… questo è quanto il nemico è riuscito a derubarci! Non temiamo di essere banali e invitiamo ogni uomo a partecipare ai riti memoriali della nascita di Gesù: potranno tuffarsi nella bellezza di un Dio così vicino da inebriare perennemente il cuore! Buona gironata

AL PASSO CON MARIA E GIUSEPPE

Settimo giorno di novena. Dio è sempre più vicino all’uomo. Si avvicina lentamente: gli occhi dell’uomo abituati al buio delle tenebre non potrebbero sostenere l’abbaglio della luce che Dio porta! Dio si addentra nella vita dell’umanità attraverso la ferialità della vita: Maria è nella sua casa di Nazareth, intenta alle faccende ordinarie… Giuseppe è nella sua falegnameria di famiglia… Non è la nomenclatura del mondo ad essere depositaria di una rivelazione particolare: è l’uomo normale… è, potremmo dire nella terminologia biblica, la “carne dell’uomo”! Sì, la dimensione più comune e ordinaria della vita! È il messaggio attraverso il quale comprendiamo che nessuno è escluso dalla visita di Dio. Giuseppe e Maria già stavano progettando di fare famiglia: avevano i loro sogni, i loro desideri da realizzare… hanno detto sì ad una proposta che ha travolto la loro vita e le ha impresso una virata impressionante! Dio si è proposto, non imposto! È stata una proposta, fuori dubbio, impegnativa, per nulla scontata… non veniva promesso loro una vita da sogno ma una vita ordinaria di padre e di madre, non secondo la loro carne ma secondo Dio! Dovevano mettersi al servizio della volontà di Dio e non della loro: grazie al loro sì, la storia è cambiata! Buona domenica!

AL PASSO CON GIOVANNI BATTISTA

Sesto giorno di novena. Noi ci stiamo preparando alla festa del Natale e sappiamo in maniera chiara quanto manca… contiamo i giorni… l’umanità che ha atteso Dio non aveva una scadenza precisa: viveva in una condizione permanente di attesa! Non deve differire da questo atteggiamento anche il nostro attendere: un conto è la festa e un conto è il Signore! Come al popolo d’Israele in attesa Dio ha fornito nella persona di Giovanni Battista un testimone che predisponesse all’accoglienza del Figlio così anche a noi manda persone che ci aiutano ad aprire gli occhi sul suo venire in mezzo a noi! Giovanni Battista ha saputo cogliere la presenza di Gesù fin dal grembo di sua madre: tutta la sua vita è stata relativa a Gesù! la sua identità si è costruita in relazione a Gesù! Se Giovanni Battista oggi è ricordato è in funzione del suo servizio a Cristo: anche noi contiamo, abbiamo un peso, nella misura in cui raccontiamo Gesù agli altri! Per questo Giovanni Battista ha riconosciuto fondamentale nella sua vita diventare piccolo affinché Gesù diventasse grande: tanto più facciamo spazio a Lui e ci ritiriamo dalla scena quanto più incisiva si fa la nostra missione! Che il Signore glorifichi il suo nome… Buona giornata