LA COMUNIONE

È fuori dubbio che il male peggiore della società contemporanea è l’individualismo! Se la Chiesa ha un compito urgente oggi, riguarda proprio questo punto: proporre l’ideale evangelico della comunione, dell’unità! È una sfida primariamente ecclesiale, interna… la Chiesa è malata di individualismo! Le nostre comunità sono divise per la smania di singoli ad emergere, a imporre il proprio punto di vista, a cercare una propria visibilità! Le critiche non nascono mai da un desiderio di comunione: dire male di qualcuno o di qualcosa non serve a nulla! La comunione la si alimenta solo con proposte, con strade nuove da aprire, con propositività entusiastica… Gesù richiama i suoi discepoli a custodire la comunione come il segno distintivo di chi cammina nello Spirito: il cristiano è per statuto un uomo di comunione, per la comunione! Un battezzato deve far di tutto per unire… così come deve far di tutto per togliere ogni ostacolo che favorisce la divisione! Interessante quanto dice san Paolo nella sua lettera agli Efesini: «comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace». La chiamata è a conservare l’unità! Aiutiamoci! Buona giornata

IL VANGELO PROVOCA SEMPRE

Il Vangelo non ci deve sempre trovare d’accordo! Guai se noi sentissimo di essere costantemente allineati al pensiero di Cristo: vorrebbe dire che non lo ascoltiamo sul serio! Non lasciamo che ci metta in discussione e rimuova tutti gli ostacoli che il peccato costruisce! Il peccato ci ha diviso ma Gesù, purtroppo… A volte il Vangelo ci deve ferire! Deve farci sanguinare perché possiamo davvero operare una conversione! Quando Gesù ci dice: «Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione», non dice un paradosso! La sua Parola divide chiaramente il bene dal male! Mette in evidenza le logiche secondo Dio e quelle secondo l’uomo! Ad un certo punto il discepolo deve separarsi dal pensiero del mondo perché non è più accettabile nella prospettiva indicata dal Vangelo! Mi accorgo come anche dentro la nostra comunità cristiana il Vangelo non sia accolto in tutta la sua radicalità: si preferisce una religione più alla portata, secondo la tradizione, a partire dalle cose che umanamente sono necessarie… ma Gesù ha uno sguardo molto più ampio! Gesù ci ha insegnato a lavorare per il Regno di Dio mica per un mondo più alla portata dell’uomo! Occorre meditare molto su questo… Buona giornata

NOI I PRIMI DA CONVERTIRE

A chi è rivolto il Vangelo? A chi parla Gesù? C’è qualche dubbio? Ovvio che parla a ogni uomo che vi presta attenzione! Non c’è uomo che possa dire di averlo ascoltato e realizzato… perché il Vangelo è la persona di Gesù! Di Gesù ce n’è uno solo! Il fatto è che noi credenti siamo facili a considerarci degli arrivati! Semplicemente perché a furia di ascoltare abbiamo memorizzato gran parte delle parole pronunciate da Gesù… Grande illusione! La domanda che Pietro rivolge a Gesù nel momento in cui stava esortando alla vigilanza: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?», ci ricorda come i primi investiti dalle esigenze evangeliche sono i discepoli! Solo successivamente è bene considerare il Vangelo rivolto a tutti… I primi a doversi convertire siamo noi! Non bisogna guardare gli altri, facendo critiche e correzioni inutili… Gesù esorta Pietro ad essere un “amministratore fidato” del Vangelo perché alla fine, nel giudizio, non gli verrà chiesto quanti proseliti è riuscito a fare ma quanto ha vissuto sulla sua pelle le istanze di conversione da Gesù sollecitate! Una Chiesa che non si occupa di riformare anzitutto se stessa è una Chiesa destinata a finire… la Chiesa siamo noi! Buona giornata

SIAMO SALVI

A costo di sembrare logorroico e ripetitivo… desidero che a tutti arrivi chiaro l’annuncio della Buona notizia: siamo salvi! Cristo ci ha redento gratuitamente! La vita di fede non è una conquista ma una condizione da godere! Chiarissimo questo concetto nella pagina della Lettera agli Efesini che leggiamo oggi nella liturgia: «In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo». Che cosa hanno fatto i lontani per diventare vicini? Che percorso hanno fatto? Nessuno! È Cristo che lo ha fatto per loro… qui sta la buona notizia! Per questo che quando mi si dice che è difficile essere cristiani rispondo sempre che non è assolutamente vero! Essere cristiani è la cosa più facile perché è un dono, una grazia! Sfuggire sempre alle tentazioni che il maligno mette in atto è complicato… il diavolo non ha altro obiettivo che quello di espropriarci della natura filiale che ci è stata partecipata… come? Facendoci credere che ce la dobbiamo guadagnare! Mettendo così in cattiva luce Dio Padre, presentandolo come un Dio arcigno che mette a prova l’uomo per coglierlo in fallo e punirlo miseramente fino a nuova messa alla prova! La tentazione del maligno è sempre religiosa… vigiliamo! Buona giornata

FALSE SICUREZZE

Oggi ci viene proclamata la parabola di quel ricco che, accumulato nei suoi magazzini grano a grandi quantità, disse con soddisfazione: «Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”». Non teneva conto della indisponibilità del proprio destino… infatti, si sentì raggiunto da queste parole da parte di Dio: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?». Non possiamo irridere con sufficienza questo povero uomoci rappresenta in una maniera esemplare! Quante persone lavorano a ritmi infernali per poter accumulare beni più consistenti  e una pensione ragguardevole per poi godersela ad una “certa” età… il tempo non è sotto il nostro controllo! Non dobbiamo contare sul tempo ad avvenire! Occorre vivere ogni attimo nella sua pienezza, non perdendo occasione per dare qualità e bellezza alla vita! La programmazione troppo ambiziosa del tempo penso sia la cosa più stolta che ci possa essere! Essere pronti a rendere conto a Dio delle nostre scelte deve diventare l’obiettivo primario dell’esistenza! Il giorno in cui ci verrà chiesto di rendere conto della nostra amministrazione dovremo poter aprire il libro delle nostre opere senza spavento né paura! Contenti di aver vissuto tutto al massimo! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gianfranco che oggi ci presenta a Dio per rendere conto della sua amministrazione