Giu 15, 2018 | Don
La prima lettura della liturgia della Parola odierna ci racconta la famosissima esperienza del profeta Elia sul monte Oreb quando invitato ad uscire dalla caverna per ascoltare il Signore ne avverte la voce non in fenomeni terribili e fragorosi ma nel mormorio di una brezza leggera. Che cosa dice a noi questa pagina? Io credo ci inviti sostanzialmente ad essere pronti a cogliere tutte le possibilità che Dio ci da per ascoltarlo, anche nei fatti meno vistosi ed eclatanti! Quelle occasioni che sfuggono ai più ma non a chi ha passione per Dio e per la sua rivelazione dentro la storia. Per me oggi vuol dire andare alla palestra san Giovanni Bosco e portare un saluto alle persone di religione mussulmana che abitano nel nostro paese e che festeggiano la conclusione del loro Ramadan… Porterò loro un messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso di cui vi propongo un passaggio: “è importante che noi cristiani e musulmani stabiliamo con ancor più fermezza un solido fondamento per relazioni pacifiche, passando dalla competizione e dallo scontro ad una cooperazione efficace per il bene comune. Ciò è a vantaggio, particolarmente, dei più bisognosi e permette a tutti noi di offrire una testimonianza credibile dell’amore dell’Onnipotente per l’umanità intera“. Buona giornata
Giu 14, 2018 | Don
Pensare che con le leggi si possa normare perfettamente la vita dell’uomo è un vera e propria illusione! Le leggi cercano di strutturare dei percorsi che permettano di assicurare al meglio la realizzazione del bene ma non riescono mai a contemplare tutte le fattispecie dei casi possibili! Per questo Gesù dichiara ai suoi discepoli: «se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli». Come era la giustizia degli scribi e dei farisei? Non di certo lassista e permissivista! Gli scribi e i farisei erano meticolosissimi osservanti della legge, senza se e senza ma! Erano dei fondamentalisti del diritto… Gesù chiede ai suoi discepoli la capacità di calarsi nella vita delle persone e capire come declinare il bene nei percorsi del loro reale vissuto. L’applicazione della legge senza il rispetto per la persona non è mai una forma vera di giustizia! Gesù ha insegnato questa idea mostrando come la cura dei malati o la ricerca del cibo nella morsa della fame non è violazione della norma sul riposo sabbatico… Qualcosa del genere lo dobbiamo pensare rispetto ai documenti che la Chiesa ha scritto in questi tempi circa la condizione dei separati e dei divorziati… Occorre affiancare e accompagnare le persone, non semplicemente giudicarle… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Maria Carla che torna alla casa del Padre
Giu 13, 2018 | Don
Amaro, il profeta Elia deve constatare che il popolo d’Israele non cammina secondo la legge del Signore! Un po’ lo segue e un po’ lo tradisce: è necessario prendere decisioni più chiare rispetto alla scelta di fede che si desidera abbracciare: o si sta con Dio o si sta con i poteri forti! Elia una scelta di campo l’ha operata: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta». Non si è trattato di una scelta di comodo o di opportunità! Elia è rimasto solo nel dire sì a Dio, senza se e senza ma! In questa scelta ci è davvero di grande esempio: non ha cercato per nulla la vanagloria ma solo la gloria di Dio! Come è difficile anche oggi fare scelte che hanno il sapore del distacco, della presa di posizione: checché se ne dica, una buona fama, a tutti fa piacere conservarla! Eroico Elia nel rimanere impassibile rispetto alle obiezioni di coscienza: è solo la fede genuina e schietta che può essere capita e diventare catalizzatrice! Non dobbiamo temere la progressiva secolarizzazione: al momento opportuno, tutti riconosceranno dove stava il bene! Buona giornata
.s. Una preghiera per Maria che torna alla casa del Padre
Giu 12, 2018 | Don
Il Vangelo continua ad essere un segno di contraddizione, oggi come ieri! Non c’è ambito esistenziale nel quale la Parola non suggerisca percorsi di verità diametralmente opposti al sentire maggioritario del mondo! Il Vangelo annuncia la sacralità della vita, dal concepimento alla morte naturale: il mondo ritiene un diritto selezionare nell’utero chi ha diritto di vivere a seconda della propria insindacabile volontà… così come stabilisce l’inderogabile decisione dell’individuo rispetto al momento della sua morte… Il Vangelo annuncia la sacramentalità del matrimonio nella sua caratteristica indissolubilità: il mondo rende ogni promessa matrimoniale una farsa, revisionabile in qualsivoglia momento della vita… Il Vangelo annuncia l’accoglienza del povero e dello straniero perché fratello: il mondo reputa una minaccia ogni richiesta di aiuto e di sostegno se non ritenuta vantaggiosa ai propri fini… Il Vangelo ci trova tutti difformi in qualche ambito di vita… è inutile che ci nascondiamo! Ci sentiamo autorizzati a pesare con la nostra testa anche quando il nostro pensiero cozza apertamente con la Parola del Signore… incredibile ma vero! È impossibile sognare un mondo che sposi il Vangelo tout court… Di fatto, non è il volere di Gesù! Qual è la richiesta che ha fatto ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra». Sale: un elemento che si mischia ad altro e si rende invisibile… eppure insaporisce tutto! Questo il nostro compito! Buona giornata
Giu 11, 2018 | Don
San Paolo è conosciuto da tutti come il grande apostolo delle genti! Grazie alle sue lettere e al suo insegnamento, giustamente, gli si attribuiscono molti meriti rispetto alla struttura e alla impostazione della fede cristiana. È doveroso tuttavia che ci si ricordi che altrettanto onore sia da tributare a Barnaba, suo più grande e stretto collaboratore. Possiamo pensare che se Paolo era il teologo, lui era il pastore! Era una persona affabile e mite, capace di calarsi nel contesto in cui veniva mandato e animare vigorosamente la fede delle persone! Se Paolo era sanguigno e irruento, Barnaba è da considerarsi mite e pacato… disponibile a mettersi in ascolto e fervoroso nel sollecitare al cammino di grazia secondo le logiche del Vangelo! Il fatto che il collegio apostolico lo inviasse come rappresentante con le credenziale e le qualifiche dell’apostolo la dice lunga sulla sua solidità: «[in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia». E guarda caso, dopo poco tempo, proprio ad Antiochia, per la prima volta, i credenti furono detti “cristiani”. Onore, pertanto, a questo umile servitore della vigna del Signore… a lui affidiamo tutti i pastori della chiesa perché sappiano far crescere il numero dei credenti secondo il cuore di Gesù. Buona giornata
p.s. Una preghiera per Raffaele che oggi accompagniamo nel suo ritorno alla casa del Padre
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