La prima lettura della liturgia della Parola odierna ci racconta la famosissima esperienza del profeta Elia sul monte Oreb quando invitato ad uscire dalla caverna per ascoltare il Signore ne avverte la voce non in fenomeni terribili e fragorosi ma nel mormorio di una brezza leggera. Che cosa dice a noi questa pagina? Io credo ci inviti sostanzialmente ad essere pronti a cogliere tutte le possibilità che Dio ci da per ascoltarlo, anche nei fatti meno vistosi ed eclatanti! Quelle occasioni che sfuggono ai più ma non a chi ha passione per Dio e per la sua rivelazione dentro la storia. Per me oggi vuol dire andare alla palestra san Giovanni Bosco e portare un saluto alle persone di religione mussulmana che abitano nel nostro paese e che festeggiano la conclusione del loro Ramadan… Porterò loro un messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso di cui vi propongo un passaggio: “è importante che noi cristiani e musulmani stabiliamo con ancor più fermezza un solido fondamento per relazioni pacifiche, passando dalla competizione e dallo scontro ad una cooperazione efficace per il bene comune. Ciò è a vantaggio, particolarmente, dei più bisognosi e permette a tutti noi di offrire una testimonianza credibile dell’amore dell’Onnipotente per l’umanità intera“. Buona giornata