Da ragazzi si pensa alla vita come ad un avventura nella quale impegnarsi e fare qualcosa di grande: si coltivano sogni, si relativizzano le difficoltà, si avverte la vita come infinita… poi, l’età adulta: ci si scontra con la dura e seria realtà della vita dove i sogni spesso si infrangono, le difficoltà si moltiplicano e la vita si fa breve… sono due tempi molto interessanti che servono alla maturazione della nostra persona. Non si può non cogliere la necessità di chiedersi il senso della vita! Per che cosa viviamo? Che peso hanno le scelte che mettiamo in atto? Che ne sarà di noi? Un senso di inutilità e di precarietà estrema avvolge il cuore… a mio parere, san Paolo risponde a questa domanda, in maniera assolutamente illuminante: «questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me». La vita nella carne ha un senso nella misura in cui la si vive nella fede della vita eterna in Cristo! Se tutto ciò che facciamo ha un peso è perchè lo raccogliamo un giorno in Dio! Tutto non per scelta volontaristica ma per gratitudine verso un amore che, immeritatamente, ci ha preceduto! Buona giornata