Scrive san Giacomo in maniera lapidaria: «la fede se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta». Come dargli torto? Che cos’è la fede? La fede, sostanzialmente, è l’amore, l’attaccamento, la comunione con il Signore. Se la fede è come l’amore, ci possiamo anche chiedere: che cos’è l’amore? L’amore è baci, carezze, parole belle, servizio, disponibilità, generosità… tutte azioni che presuppongono qualcosa di concreto! Non si può dire di amare e non si può dire di aver fede se nelle opere non si manifesta qualcosa di tangibile! Se una persona dice di amare qualcuno e non è disposta a lasciare papà e mamma, fratelli, casa, paese, abitudini, non ama sul serio… ama a parole ma non nei fatti! Così, se una persona dice di aver fede e non è disposta lasciare il proprio egoismo, la propria ricchezza, il proprio potere, non ha fede realmente! L’amore e la fede presuppongono un passaggio, un cambiamento, una scelta di campo! L’atto più rivoluzionario che l’amore e la fede esigono è la perdita di sè, il dono della propria umanità per l’altro da sè! Se non c’è questo salto significa essere fermi al proprio ombelico, alla salvaguardia della propria pellaccia! Non possiamo sottrarci a questa verifica così radicale… Buona giornata