Siamo in piena campagna elettorale. Se ne sentono di tutti i colori. Promesse mirabolanti. Candidature scandalose. Accuse incrociate. Non si capisce più nulla. Non ci si riesce a raccapezzare. Il buon Montanelli diceva di votare il meno peggio turandosi il naso… ma anche il meno peggio è a livelli disdicevoli! Leggo la prima lettura di oggi e ne rimango affascinato: due leader a confronto, Saul e Davide. Due personaggi di tutto rispetto: uno consacrato da Dio ma disconosciuto per disobbedienza al comando divino; l’altro consacrato in pectore, depositario della benedizione di Dio! Davide avrebbe le carte in regola per soppiantare Saul: Dio è dalla sua parte e la gente, dopo la sconfitta dei Filistei, stravede per lui! Eppure non osa assolutamente anticipare i tempi calpestando il suo detrattore: aspetta che la volontà di Dio si compia secondo i suoi tempi e le sue logiche! Davide è osteggiato da Saul: avrebbe l’occasione per farlo fuori ma decide di tagliare solo il lembo del suo mantello per dimostrare la sua volontà di non nuocere alla sua vita… Saul riconosce la nobiltà di Davide! Non persiste nel suo giudizio preconcetto: ammette la sua meschinità… che bello se avessimo politici intellettualmente così onesti… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Amalia che oggi entra nella gioia del paradiso