Poche volte – troppo poche –  la liturgia della Parola ci propone delle pagine del Libro del Cantico dei cantici! Tutti dovremmo leggerlo e assaporare la sublimità del linguaggio dell’amore nella descrizione del rapporto tra Dio e l’umanità. Dio non è un argomento da scrutare o da conoscere ma è una persona che ama e che gode nell’essere amato. E come tutte le storie d’amore non è mai una relazione banale e scontata! È, piuttosto, una ricerca costante l’uno dell’altra… perchè l’Altro è sempre oltre ogni possesso e ogni compimento! È di più: si trova e poi sembra sfuggire… si ritrova e sfugge ancora… ma proprio in questo rincorrersi c’è tutta la gioia e il gusto della vita! Che meraviglia questo versetto: «Così dice la sposa: “Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato, ma non l’ho trovato”». Non si può stare fermi “sul letto” a cercare… occorre uscire e andare per le strade… «Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze»: Dio è dentro la vita di tutti i giorni! Non c’è nessuno che lo può incontrare al posto nostro, al momento opportuno è Lui che si rivela: «Da poco avevo oltrepassato le guardie, quando trovai l’amore dell’anima mia». Che meraviglia… Buona giornata