La nostra Diocesi è in festa: oggi celebra la nascita al cielo del suo santo e patrono Abbondio! Niente a che fare con il don Abbondio dei Promessi sposi eh… Un uomo tutto d’un pezzo, con una intelligenza sopraffina, tanto da essere incaricato dal papa di allora, Leone I, per sostenere la dottrina cattolica sulla doppia natura, umana e divina, di Gesù definita successivamente come dogma nel Concilio di Clacedonia. Il termine “patrono” ha la stessa radice verbale di “padre”: noi tutti abbiamo un padre biologico ma, insieme, anche dei padri spirituali. Nostro padre ci ha donato un patrimonio genetico e biologico ben preciso, fondamentale alla nostra presenza nel mondo… ma noi, lo sappiamo, siamo di più di un dato biologico! Abbiamo un’anima, uno spirito, una dinamica interiore, che può venire anche dal nostro padre biologico ma che, più comunemente, viene da qualcuno che con la sua vita e con le sue parole ci illumina e ci fa vedere il lato promettente della vita. Ecco: i nostri avi hanno riconosciuto la paternità della propria fede alla sapienza “di” Abbondio! Ma è proprio “di” Abbondio la sapienza che entusiasma così tanto? Le letture proprie ci illuminano: «Se il Signore, che è grande, vorrà, egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza: come pioggia effonderà le parole della sua sapienza». Abbondio, quindi, trasparenza della sapienza di Dio! Buona giornata