La partecipazione alla vita ecclesiale è in vertiginoso calo. Adolescenti, giovani, adulti sono ormai un piccolo resto. Fino alla celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione la tradizione tiene ancora un po’  e poi la fuga. Ci si interroga se la proposta è fatta male… si studia come si possono migliorare i progetti… ma il problema non è strumentale ma spirituale! Non sono le nostre strategie comunicative a muovere il cuore ma l’amore! …e l’amore esige come condizione una scelta libera! Una risposta! Una adesione! Un sì… Giosuè, a Sichem, parla con piglio agli israeliti e dice loro: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire». A fronte di un popolo che si lamenta di Dio, si allontana da lui e lo tradisce, Giosuè non cerca di far cambiare loro idea! Semplicemente lo pone davanti a una scelta: stare con JHWH o porsi al servizio del faraone! La mia impressione è che oggi non sappiamo nemmeno più che cosa voglia dire amare e quanto l’amore abbia a che fare con un impegno libero e deciso! Occorre porre di fronte alla vita con la disponibilità di operare delle scelte chiare e decise… anche verso il no! È la prima educazione alla fede! Buona domenica