«Il funzionario del re disse a Gesù: “Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli rispose: “Va’, tuo figlio vive”. Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino». Nel leggere queste parole ho pensato a quante preghiere abbiano rivolto i famigliari delle vittime del coronavirus e non sono stati esauditi… hanno visto, giorno per giorno, aggravarsi la situazione fino alla morte del loro congiunto… cosa avranno pensato? Cosa pensiamo noi? Come vorrei che le nostre preghiere fossero esaudite alla pari di quelle del funzionario del re… Invece no! Le nostre preghiere sono più simili a quelle di Gesù nell’orto degli ulivi: «Padre, allontana da me questo calice… ma non la mia ma la tua volontà sia fatta». Sono preghiere che sembrano volare nel vento ma che hanno una risposta oltre il nostro tempo! Ciò che colpisce però del funzionario del re è che alla e parole di Gesù non eccepisce… si mette in cammino! Mostra nella realtà dei fatti che a lui quanto Gesù gli ha promesso è più che sufficiente: Gesù non gli ha detto “vai, tranquillo, tuo figlio è guarito, non è morto”… ma “tuo figlio vive”! Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore… Crediamo noi questo? Buona giornata
SIAMO VIVI
Mar 23, 2020 | Don
2 Commenti
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Chi non desidererebbe che le proprie preghiere venissero esaudite prontamente come nel caso del funzionario del re? Capita spesso, invece, di sperimentare i “silenzi” di Dio o, nella migliore delle ipotesi, i suoi “ritardi”, cioè i tempi che intercorrono tra la nostra richiesta del suo intervento e la sua risposta. Si offenderà il buon Dio se ai miei occhi di credente tiepido appare come un inguaribile ritardatario?
Carissimo Fabio, riconosco con te la percezione di una indifferenza di Dio nei confronti della preghiera degli uomini… Nel miracolo che oggi il Vangelo ci racconta, in realtà, c’è l’intervento immediato “Tuo figlio vive”: Gesù ci dice che la morte non può nulla, noi siamo suoi, sia che viviamo , sia che moriamo… Oltre a questo, senza volere difendere il Signore perché non ne ha bisogno: proviamo a pensare a tutti gli interventi non richiesti di cui noi godiamo senza che ci accorgiamo che Lui ne sia l’autore… Non possiamo negare il nostro disorientamento ma fidiamoci del Signore: niente potrà separarci dall’amore di Dio!