Ho letto qualche articolo sulle manifestazioni tenute ieri da migliaia di giovani a favore della salvaguardia del creato, riguardante soprattutto l’esponenziale riscaldamento climatico: chi può dirsi contrario? È sotto gli occhi di tutti lo sconvolgimento in atto che provoca desertificazione, maremoti, alluvioni e quant’altro… Ma che cosa si contrappone a questa evidenza? Il fatto che il benessere ha le sue leggi! Il consumo richiede sfruttamento! Al di là della retorica di un mondo giovanile così sensibile alla questione ecologica – la consapevolezza è certamente aumentata rispetto ad un tempo – io vorrei chiedere: quanti di quei giovani che hanno animato le piazze ieri sarebbero disposti a rinunciare al cellulare di ultima generazione? Quanti sarebbero disponibili a mettersi al lavoro e ripulire i boschi i fiumi dall’immondizia? Quanti accetterebbero di ricevere il cibo sfuso senza tutte le precauzioni igieniche preposte dal sistema? Quanti sarebbero disposti a farsi un proprio orto e coltivare la verdura con le proprie mani? Sento tanto la puzza dell’ideologia… Le marce e gli scioperi non mi sono mai piaciuti: preferisco le scelte operative, gli atti concreti… Tant’è che i politici si sono tutti dichiarati favorevoli alle istanze dei giovani… a parole tutto è sempre giusto e doveroso! Ma… sono le scelte il volano di un autentico cambiamento! Buona giornata