La lotta contro il peccato è oggettivamente estenuante! Come dice bene san Paolo, c’è in noi il desiderio del bene ma non la forza per compierlo… È come se quando c’è da fare una buona azione sia sempre necessario saltare un ostacolo, non è mai lineare, spontaneo, il bene! Dobbiamo rendercene conto: il nemico ci ha davvero pervertito il cuore così che l’amore è stato soppiantato dall’egoismo… È finissima l’osservazione che ci presenta oggi il Vangelo: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli». Gli scribi e i farisei – ci spiega Gesù – avevano una giustizia! Praticavano le opere buone! Erano, esteriormente, ineccepibili! Perchè, se il loro comportamento era votato al bene, doveva essere superato? Perchè era in funzione dell’affermazione del proprio io! Gesù, invece, invita a fare il bene per “entrare nel regno dei cieli”! Praticare la giustizia, secondo la logica del Vangelo, è operare nell’amore incondizionatamente, soltanto per la maggior gloria di Dio, anche quando tutto sembra inutile e improduttivo… Spesso, facciamo il bene come i bambini: solo quando qualcuno ci vede e può generare un complimento o dei vantaggi! Superare questa dinamica non è per nulla scontato… lottiamo! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Flavio che, con la grazia di Cristo, torna alla casa del Padre