Le parole hanno un significato ben preciso. Forse oggi, in nella nostra cultura dove anche il linguaggio è diventato “veloce” per cui un termine vale l’altro, non riusciamo bene a capire… ma nell’antichità ogni parola aveva un peso ben preciso. Ad esempio, la parola “sacerdote”. Il sacerdote era colui che era chiamato ad entrare nella stanza più intima del tempio, al di là del “velo”, per portare a Dio le preghiere del popolo e ottenere la salvezza. I cristiani della prima ora non hanno avuto dubbi e hanno riconosciuto che Gesù, passando oltre il velo della morte è entrato nella vita di Dio, è il vero e unico sacerdote. Il sacerdozio antico, che era prefigurazione di Cristo, è stato superato: ora c’è Gesù che continuamente intercede per noi presso il Padre. È per questo motivo che, mai, nel Nuovo testamento si attribuisce il titolo di sacerdote a chi presiede le comunità! Si utilizza, invece, il termine “presbitero” – che significa anziano – successivamente abbreviato con il termine “prete”. C’è una novità, invece, che ci riguarda: grazie al battesimo, essendo inseriti in Cristo come sue membra, anche noi partecipiamo al sacerdozio di Cristo e possiamo  unire l’offerta della nostra vita alla sua e così entrare nella comunione del Padre! È proprio ciò che viviamo in ogni Eucaristia… che meraviglia! Buona giornata