Chissà quante volte vi è capitato di sentire persone che dicono: bisognerebbe che il Comune facesse… bisognerebbe che la Parrocchia organizzasse… bisognerebbe che gli imprenditori fossero più generosi… Tutte esortazioni rivolte ad altri per un tornaconto personale. È proprio così: ci sentiamo l’ombelico del mondo ed esigiamo che tutto ci giri attorno! Noi, forse, siamo stati educati da quella espressione anticotestamentaria “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”: è già qualcosa, ma, in sostanza, non promuove niente di positivo! È bene che accogliamo l’esortazione nuova di Gesù che ascoltiamo nel vangelo di oggi: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». In questa propositività del bene c’è tuta la forza del rinnovamento portato dal Vangelo! Se i santi non avessero giocato la loro vita con una radicalità maggiore alla media non avremmo quelle opere di bene di cui oggi godiamo! Ancor più tarra-terra: se i nostri genitori si fossero limitati al non fare, noi non godremmo del benessere in cui viviamo! Ciò che siamo è frutto del dono gratuitamente offertoci da altri! Il bello della vita è nel “di più” che non è altro che segno evidente dell’amore! Donare ciò che ci manca è atto di chi crede nella fecondità dell’amore… è perdendo che si trova! Buona giornata