Dio ha fatto per noi qualcosa? Quello che possediamo è tutto frutto della nostra iniziativa? È giusto avere gratitudine verso Dio? Israele, originariamente, avverte l’obbligo della riconoscenza nei confronti di Dio per quanto ha operato a favore della salvezza dei padri… via via, però, la memoria dell’opera di Dio perde fervore e così rimane un semplice rito, vuoto di significato! È questa china pesante che Gesù contesta agli scribi e ai farisei: tramandano tradizioni ma senz’anima! C’è religiosità ma non c’è più Dio! Dio è stato esiliato dalla pratica degli ebrei… per questo il Vangelo di oggi ci ricorda la reazione di Gesù che afferma: «a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Non possiamo far finta di poter vivere di rendita! Come è stato tolto il regno di Dio a Israele non è impossibile avvenga la medesima cosa a noi! Si tratta di non dimenticare! Di celebrare l’eucaristia come memoriale, cioè come rito attualizzante l’opera di Gesù… Senza Gesù l’eucaristia è una aberrazione… così come il culto dei sacrifici senza Dio non ha senso! Coltiviamo il massimo rispetto per quanto Gesù ha fatto per noi e non perdiamo l’abitudine di ringraziare! Buona giornata