Molti mi dicono che questa esperienza ci cambierà molto. Ne sono convinto. Tuttavia, non sono certo che il cambiamento sarà così radicale e profondo da mutare il cuore dell’uomo al punto da redimerlo… Devo dire che stanno venendo fuori le caratteristiche migliori del nostro popolo: il personale medico, il mondo militare, il volontariato, persone comuni… il cuore di tantissimi si sta aprendo al dono in una maniera davvero commuovente! Non possiamo che ringraziare e lodarne la generosità e l’abnegazione… Ma per quanto tempo? Non voglio essere pessimista ma solo cercare un discernimento u po’ più attento. Mi pare illuminante la prima lettura che oggi ci è proposta nella liturgia dove si parla del vitello d’oro che il popolo d’Israele si è costruito dopo l’esperienza epica della liberazione dalla schiavitù d’Egitto ad opera di JWHW: «Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici». Come ha fatto Israele a dimenticare così in fretta quanto ha sofferto prima di entrare in un cammino di libertà? Come ha fatto a pervertire il cuore e inseguire vie di salvezza alternative a quella sperimentata come oggettivamente promettente? Il Signore ci apre una strada ma la perseveranza è solo un dono da chiedere e invocare costantemente! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Orazio che oggi accompagniamo alla sepoltura nell’attesa della risurrezione