Dic 18, 2022 | Don
Con questa IV domenica di Avvento ci avviciniamo alla celebrazione del Natale, l’attesa si fa più intensa e lo sguardo si distoglie da Giovanni il Battista – figura centrale nelle scorse due domeniche – per concentrarsi sull’Emmanuele, il «Dio con noi», annunciato profeticamente ad Acaz e, ora, a Giuseppe. La liturgia ci fa indugiare su colui che deve venire, ma da una prospettiva particolare, quella di Giuseppe.
Diversamente da Acaz, incapace di interpretare i segni di Dio nella storia della salvezza, Giuseppe è l’«uomo giusto» (Mt 1,19), disponibile ad assumere nella propria vita il sogno stesso di Dio. La sua fede ci illumina, affinché possiamo anche noi celebrare, da donne e uomini giusti, il mistero del Dio-con-noi.
Se Luca racconta la vocazione di Maria, in Matteo incontriamo la vocazione di Giuseppe che ascolta la parola di Dio in sogno. È questo un elemento tipico della sua figura nel primo Vangelo: gli eventi principali della sua vita accadono mentre dorme.
Giuseppe dorme anche nelle circostanze più drammatiche. È forse indifferenza verso le due persone che gli sono state affidate, Gesù e Maria? No davvero. Ma è totale fiducia in Colui che gliele ha affidate. C’è un sonno dannoso che equivale a fuga, evasione nel regno dei sogni, diversione fuori della realtà. E c’è un sonno buono, il sonno dell’uomo che, pur avendo grattacapi, li affida a Dio prima di addormentarsi. (…) San Giuseppe ci dà un mirabile esempio di fiducia e di fedeltà quieta e silenziosa. (…) Ed è anche la lezione del Vangelo: «Dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa» (Mc 4,27). (cfr. Luca Fallica, Un tesoro tra le mani).
Buona domenica
Dic 16, 2022 | Don
«Giovanni era la lampada che arde e risplende».
Anche oggi il Signore Gesù è vicino a noi con le sue opere. Dalla sua stessa bocca esce la parola che dice: «le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato». Con questa parola Gesù ci apre alla realtà di Dio, e ci domanda, illuminati dalla parola e dalla testimonianza del precursore, di incamminarci verso di Lui, verso la sua presenza nel mondo, che è salvezza della nostra vita: è la risposta a tutto. Buona giornata.
Oggi è il primo giorno della NOVENA di Natale (domani secondo giorno, ore 6:30, in chiesa parrocchiale)
Dic 15, 2022 | Don
«Giovanni è il messaggero che prepara la via al Signore».
Queste parole aprono alla riflessione sul battesimo di Giovanni e sulla sua testimonianza a Cristo. Giovanni è un messaggero, ovvero uno che porta una notizia non sua, poiché non ne è l’autore. Giovanni però anticipa l’arrivo di questa buona novella, che poi è una persona, mediante un gesto che è il battesimo con acqua. Chi accettava questo battesimo, da non confondere con il nostro battesimo, si preparava a riceverne uno più grande, più completo, dato da Cristo: quello nello Spirito Santo. Questo, in acqua e Spirito Santo, è il nostro battesimo. Buona giornata.
Dic 13, 2022 | Don
«È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto».
Nel vangelo di oggi, il Signore Gesù mette a confronto due situazioni simili: nella prima un padre si scontra con un figlio disubbidiente, mentre nella seconda è il contrario. La reazione “esterna” dei due figli fa propendere per un certo giudizio su chi abbia compiuto la volontà del padre, ma la reazione “interiore”, che non si vede, mostra il contrario, perché è entrato in gioco il pentimento, che nel figlio disubbidiente è avvenuto, mentre nel secondo no. Non tutto ciò che sembra: è.
Buona giornata
Dic 12, 2022 | Don
«Il battesimo di Giovanni da dove veniva?».
Il vangelo di oggi, con quel dialogo serrato tra Gesù, i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, ci vuole suggerire come, nel rapporto con la Verità, non si debbano intessere troppi ragionamenti. Il punto chiave è la Fede, e in particolare la difficoltà di credere! Se facciamo fatica ad aver fede nelle cose più piccole e più semplici, o ad affidarci alla mitezza di Cristo, come potremo consegnare il nostro cuore ad un Dio che compie fatti miracolosi?
Buona giornata.
Dic 10, 2022 | Don
«Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto».
Gli scribi aspettavano Elìa, mentre Gesù dice ai suoi discepoli – quindi anche a noi – che Elìa è già venuto. Elìa è già venuto e gli scribi non lo hanno riconosciuto, anzi hanno di fatto di lui quello che hanno voluto. Il rischio è allora quello di attendere qualcuno e non accorgersi che chi ci sta accanto, ed è presente “ora”, è colui al quale dare attenzione. Inoltre, il Figlio dell’uomo non sempre corrisponde alle nostre aspettative e quindi, se ignari della volontà di Dio, non lo riconosciamo. Forza.
Buona giornata.
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